Si prospetta una giornata di forti disagi per il sistema sanitario italiano. Per domani è stato indetto uno sciopero nazionale di 24 ore da parte di medici, infermieri e altri operatori sanitari, che contestano duramente la manovra economica proposta dal governo Meloni. Secondo i sindacati, la legge di bilancio in discussione penalizza ulteriormente un settore già gravemente colpito da tagli, carenza di personale e condizioni di lavoro difficili.
L’agitazione rischia di causare il rinvio o la cancellazione di circa 1,2 milioni di prestazioni sanitarie programmate, tra visite specialistiche, esami diagnostici e interventi chirurgici non urgenti. Tuttavia, saranno garantiti i servizi essenziali: le attività di pronto soccorso, urgenze e terapie salvavita non subiranno interruzioni.
I motivi dello sciopero
Uno dei principali punti critici è la carenza di finanziamenti adeguati per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Negli ultimi anni, l’incidenza della spesa sanitaria sul PIL italiano è rimasta tra le più basse d’Europa.
La legge di bilancio 2024 prevede un aumento dei fondi, ma non sufficiente a coprire i costi di gestione crescenti, inclusi i rincari legati all’inflazione, ma il salario invece di alzarsi punta al ribasso. Lo sciopero nazionale di domani non è solo un atto di protesta contro la manovra economica del governo Meloni, ma rappresenta il culmine di un malcontento accumulato nel settore sanitario negli ultimi anni.
Medici, infermieri e operatori sanitari denunciano una situazione ormai insostenibile, aggravata da carenze croniche. Motivo di protesta anche le aggressioni al personale sanitario subite negli scorsi mesi e purtroppo sempre più frequenti all’interno delle strutture sanitarie.