Se n’è andato improvvisamente all’età di 70 anni Andrea Purgatori, giornalista e conduttore del programma Atlantide, ma anche sceneggiatore e saggista. Giornalista d’inchiesta, ha sempre cercato la verità sulla strage di Ustica e il caso Emanuela Orlandi. A quest’ultima inchiesta ha dedicato una docu-serie su Netflix. Andrea Purgatori se n’è andato all’età di 70 anni per una malattia fulminante, come annunciato dai figli e poi confermato dai colleghi della stampa. Da molti ricordato come brillante conduttore del programma di La7, ma nella sua vita è stato anche sceneggiatore di film come “Fortapàsc” e attore nel film “Fascisti su Marte”. Molti i messaggi di cordoglio che si stanno susseguendo in questi minuti. Purgatori è stato giornalista professionista dal 1974, cominciando la sua carriera presso il Corriere della Sera, specializzandosi in cronaca d’inchiesta su casi scottanti di mafia e terrorismo internazionale. Visse gli anni dello stragismo e del caso Moro, realizzando molti reportage.
Giornalista, sceneggiatore e saggista. Oltre a collaborare in diversi programmi Rai, ha realizzato servizi televisivi e dossier. In campo saggistico ha scritto A un passo dalla guerra (1995) e due anni dopo “Il segreto della rabbia”, per poi concludere il ciclo con I segreti di Abu Omar nel 2008. Nel 2019 pubblica il suo primo e unico romanzo dal titolo “Quattro piccole ostriche”. Dal 1992 al 2021 fa incetta di premi; si cita il Nastro d’Argento come miglior sceneggiatura per il film “Muro di gomma” (1992), il premio Elsa Morante per il cinema grazie al film Fortapàsc (2009) e il Premio Faiano del 2019. Il giornalista si è spento questa mattina in ospedale a Roma.