PARETE – Si è svolto dal 26 al 28 Luglio l’ECO SUMMER FESTIVAL, l’evento annuale dove l’associazione No Profit “La Tenda” s’impegna, affinché la popolazione sia sensibilizzata sulle pratiche eco sostenibili che si possono adottare contro l’inquinamento ambientale.
Abbiamo parlato con Assia Iorio, segretaria dell’associazione “La Tenda”, che anzitutto ci spiega dei diversi temi affrontati negli anni trascorsi, raccontandoci che quest’anno il tema principale indicato è l’inquinamento del mare:
“Il nostro impegno con questo festival nasce per dare eco a tutte quelle problematiche che riguardano la devastazione della natura, dell’ambiente, e proviamo a promuovere dei modelli di smaltimento dei rifiuti eco sostenibili. Questa edizione è dedicata all’inquinamento dei mari, e al pericolo rappresentato dalla plastica quando viene gettata in mare.”
Sebbene Assia ci riveli che “l’azione non è di certo di carattere nazionale”, all’evento anche l’Associazione Legambiente – che da oltre trent’anni dedica attenzione all’inquinamento dei mari – era presente per dare consigli utili che vadano dal piano “domestico”, attraverso l’informazione dalle case delle persone fino alle strade, affinché si incentivi sempre di più la riduzione e il riuso di materiali come la plastica, altrimenti dannosi all’ambiente e al mare.
Come dichiarato da Legambiente Campania, “le azioni individuali, per quanto piccole, sono importanti perchè la somma di migliaia di comportamenti virtuosi può determinare una svolta nelle politiche ambientali e obbligare gli stessi Enti e gli imprenditori privati ad intervenire con strumenti più efficaci”.
Ricordiamo che Legambiente, dopo un monitoraggio su 78mila metri quadri di spiagge campane, negli ultimi tre mesi denuncia l’elevata percentuale di inquinamento per un totale di 15.201 rifiuti, rappresentati dalla plastica per il 77%.
Tra gli sponsor che hanno contributo in maniera pratica alla riuscita dell’evento e a lasciare un ricordo alle persone, vi è ECOCE s.r.l. che ha prodotto e pubblicizzato all’eco parco alcuni gadget in HPP, polipropilene. Durante il festival sono stati venduti dei bicchieri in HPP, ossia un materiale a limitato impatto ambientale. Ma l’azienda Ecoce S.r.l. ritiene che il problema andrebbe combattuto a monte, dichiarando:
“bisognerebbe incentivare l’acquisto di prodotti con una bassa o inesistente quantità di involucro; così come bisognerebbe incentivare l’acquisto di prodotti sfusi, e tassare ulteriormente i prodotti con eccessivi packaging.”
Facciamo un esempio: se per uso domestico ognuno di noi acquistasse acqua in contenitori di vetro, con la resa del contenitore, si risparmierebbe fino a limitare al necessario, i contenitori in plastica. Allo stesso modo, usare piatti e posate bio compostabili ridurrebbe ulteriormente altro utilizzo inutile di plastica.
Il messaggio che gli organizzatori hanno voluto esprimere, risuona anche nelle stanze dell’amministrazione comunale di Parete, attraverso le parole del Vicesindaco e Assessore all’Ambiente Michele Falco, che – come si legge nel comunicato stampa di “La Tenda” – invita a
“guardare il lavoro di riqualificazione e sistemazione degli spazi verdi in cui operano i ragazzi, fino alle isole ecologiche presenti in esso, un lavoro svolto con grande spirito di condivisione e rispetto per l’ambiente.”
Durante il festival non sono mancati i momenti di arte, cultura, aggregazione: hanno suonato sul palco dell’ Eco Summer Festival numerosi artisti e gruppi musicali, tra cui Pedar e gli EPO, Danjilo, Paletti e Le Mandorle, i Super Mega funkin’ Machine e La Maschera.
Proprio questi ultimi che hanno concluso l’evento di 3 giorni con il concerto finale, insieme a Laye Ba, hanno promosso due interventi di carattere sociale: dal palco dell’eco summer, infatti, hanno annunciato l’arresto a Betlemme dello street artist napoletano JORIT, per aver raffigurato sul muro della vergogna il volto di una giovane palestinese, Ahed Tamimi, liberata dalle carceri israeliane dopo 8 mesi di detenzione, ricordando che attualmente il territorio della Palestina è sotto un grave attacco politico da parte delle forze israeliane, che negli ultimi mesi ha colpito la Striscia di Gaza con dei gas altamente nocivi che non venivano utilizzati dalla famosa operazione Piombo Fuso.
Il secondo intervento, invece, dedicato al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, a ricordare che con la sua campagna politica di stampo razzista è diventato il volto più inquinante delle città d’Italia.