La Fase 2 sembra uno di quei traguardi irraggiungibili, un miraggio, un’oasi nel deserto. Se poi alle ordinanze del Presidente del Consiglio si aggiungono le contro ordinanze, l’en plein, si finisce fuori pista e la strada da fare per tagliare l’agognato traguardo si allunga di non poco.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito al trionfo delle contro ordinanze. Regole e misure diramate da singole regioni che integrano, precisano e talvolta contraddicono quanto annunciato dal premier Conte.
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Nell’ultima diretta, quella del 26 Aprile, il premier Conte ha annunciato le misure da adottare a partire dal 4 Maggio. Ma poi…
“…gli indicatori oggi ci dicono che in Veneto si può fare di più, si può allargare con le aperture.Qualcuno vede questo come un atto sovversivo, io no” (Luca Zaia, governatore del Veneto).
“Con decorrenza dal 27 aprile 2020 e fino al 3 maggio 2020, fermo restando il divieto di svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto, è consentito svolgere individualmente attività motoria all’aperto, ove compatibile con l’uso obbligatorio della mascherina, in prossimità della propria abitazione, e comunque con obbligo di distanziamento di almeno due metri da ogni altra persona- salvo che si tratti di soggetti appartenenti allo stesso nucleo convivente- nelle seguenti fasce orarie: – ore 6,30-8,30; – ore 19,00-22,00″ (Regione Campania)
Fase 2 – Il nemico è subdolo, invisibile e probabilmente ancora sconosciuto
Ora non sto qui a dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Ci mancherebbe! Non ne ho le competenze, ma ho una certezza, ossia la consapevolezza che in questa emergenza sanitaria si proceda per tentativi; lo fanno i governanti e lo fanno i sanitari ciascuno ovviamente con le proprie competenze. Ma del resto, non poteva essere altrimenti! Il nemico è subdolo, invisibile e probabilmente ancora sconosciuto.
Per questo, nei cuori di tanti, oltre all’amarezza e alla paura (il futuro, quello all’orizzonte e quello più lontano appare sempre più difficile ed incerto) regna anche la confusione, la stessa generata da ordinanze e contro ordinanze.
Forse, in questo momento, sarebbe opportuno seguire una sola rotta, ma è evidente che anche il mio “forse” si allinea perfettamente con l’operato dei nostri “capitani” ed indica quanta incertezza regni oramai dentro di noi.
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