Ercolano, Villa Favorita, quella in cui Maria Carolina d’Austria ritrovò la sua Schönbrunn


Ercolano, 1768 – Gli ospiti sono incantati.L’illuminazione è sfavillante, i rinfreschi squisiti e ricercati; l’ingresso al ricevimento, trionfale, grazie ad uno scalone che li ha accolti nella parte retrostante dove, abbandonate le carrozze, hanno avuto accesso ad una enorme terrazza che fa da filtro all’imminente ingresso del salone ellittico che, con il suo magnifico pavimento, direttamente prelevato dalla Villa di Tiberio a Capri (ora spostato a Capodimonte), per l’occasione è splendidamente addobbato.

Le loro Maestà Ferdinando IV e Maria Carolina sono felici, lusingati e fieri dell’estrema raffinatezza che li circonda, non solo: l’élite aristocratica del tempo è tutta lì, finanche Leopoldo, Granduca di Toscana con sua moglie Maria Luisa di Borbone, a rendere  omaggio per le sopraggiunte nozze e, soprattutto, per accogliere Maria Carolina, che ha lasciato Vienna e la sua Reggia, quella di Schönbrunn, a malincuore.Un ricevimento che ha fatto storia, dunque, tessuto dalle sapienti mani di Stefano Reggio, Principe di Aci, denominato a Napoli, il ” Nerone Impazzito”, per lo sfarzo ed il lusso di cui si  circonda una volta tornato da Madrid, dove è stato ambasciatore del Regno per ben 20 anni.

Compra la proprietà del Duca di Beretta di Simari che, su progetto di Ferdinando Fuga, realizza una maestosa villa che, legata più ad un rigido formalismo che ad una maniera rococò, tanto ricorda a Maria Carolina la sua Schönbrunn; è da quel ricevimento, dunque, da quel primo stupore che la Regina ne resta incantata, talmente, da far sì che questa diventi e resti per sempre la sua “Favorita”, fino al momento in cui il Principe, alla fine dei suoi giorni, gliene farà dono.

Villa Favorita, quella in cui Maria Carolina d’Austria ritrovò la sua Schönbrunn

Villa Favorita entra così nella vita di Ferdinando e Carolina, dunque, segue le loro sorti.E’ lo stesso Re a volere un accesso a mare privato, così ingloba altri terreni di modo che i giardini profumati e colorati possano accompagnare la lunga passeggiata che si  conclude con due coffee house che si affacciano sul molo.

Villa Favorita

La Villa, riadeguata, prende il titolo di Real Palazzo; con il trascorrere del tempo, Re Ferdinando la dona a suo figlio Leopoldo che, a sua volta, affida all’Architetto Pietro Bianchi nuovi interventi.

Vengono costruite le scuderie, una cappella ed un palazzo per gli ospiti ma si penserà soprattutto ad arricchire i giardini ed esaudire il grande desiderio di sua maestà: possedere un vero e proprio parco giochi.

Villa Favorita

Balançoires di varie fogge, di cavallo, di barca, di sedia e la palazzina delle montagne russe non solo allietano i giorni dei Sovrani, ma qui, il popolo, viene liberamente ospitato nei giorni di festa: i Borbone illuminati e contraddittori!

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