“In bici nel tempo” a Villa Favorita

“In bici nel tempo” di Enzo Longobardi –   Oggi Enzo Longobardi e la sua bici ci conducono in luogo storico di grande fascino: Il Miglio d’Oro, il tratto di strada compreso tra San Giorgio a Cremano e Torre del Greco dove sorgono oltre 122 splendide ville settecentesche.

Quando nel 1738 Re Carlo di Borbone e la moglie Maria Amalia di Sassonia fecero costruire a Portici una nuova reggia, i nobili della Corte desiderarono avere anch’essi delle magnifiche ville ove soggiornare durante il periodo estivo; così iniziarono ad edificare nella zona costiera compresa tra San Giorgio a Cremano e Torre del Greco.

Lungo il Corso Resina del Comune di Ercolano si trovano ben 22 ville. Tra esse Villa Campolieto, Villa Durante, Villa Aprile, Villa Signorini, Villa Favorita e tante altre.

“In bici nel tempo” di Enzo Longobardi a Villa Favorita (Ercolano)

Villa Favorita, tra Pascià, harem e Totò

In bici nel tempo, quest’oggi, ha fatto sosta accanto alla splendida Villa Favorita sita in Corso Resina, all’altezza di Via Emilio Bossa. Fu costruita dall’architetto Ferdinando Fuga e venne chiamata “Favorita” dal re Ferdinando IV di Borbone in omaggio alla regina Maria Carolina d’Austria, alla quale pare che la residenza le ricordasse la prediletta dimora di Schönbrunn a Vienna.

Ecco come ce la racconta Enzo Longobardi:

“Villa Favorita, tra Pascià, harem e Totò – Se passate per via Resina ad Ercolano, vi imbatterete nella splendida Villa Favorita. All’esterno una lapide ricorda il soggiorno dal 1879 al 1887 di Ismail Pascià Kedivè, allora potentissimo vicerè d’Egitto, uno degli artefici dell’apertura del canale di Suez. Il Pascià arrivò con un harem di 3 mogli, 4 concubine, 25 odalische, una decina di eunuchi, oltre la corte di soldati, schiavi e servitori.”
A tavola, oltre il cuscus, lui andava pazzo per i cucuzzielli alla scapece e mulignan a fungetielli, accompagnati da un Gragnano frizzantino doc. Nel 1881 una delle sue odalische fuggì da Villa Favorita, perché innamorata di un giovane napoletano che poi sposò. Il fatto ebbe una tale notorietà, che Eduardo Scarpetta nel 1888, ne prese spunto per intitolare la sua spassosissima commedia “Nu turco napulitano” con Totò e Aldo Giuffrè.”
Curiosi di sapere dove ci condurrà la prossima tappa di “In bici nel tempo”? Non dovrete attendere molto. Appuntamento a domenica 10 Ottobre 2021.

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