Femminicidio – Giulia, Maria Brigida, Cettina, Floriana, Pierpaola, un’incessante scia di sangue


Giulia, incinta al 7° mese, uccisa con 37 e più coltellate (le ustioni sul suo corpo potrebbero nasconderle delle altre) dal suo compagno e padre di suo figlio – LUI ERA “STRESSATO”;

Maria Brigida freddata a colpi di pistola  sotto gli occhi dei suoi due figli, dal suocero – LUI 44 ANNI PARE SI FOSSE INVAGHITO DI LEI, 24 ANNI – Ad essere ammazzato anche il cognato di lei, 29 anni;

Cettina, 69 anni, travolta volontariamente da un’auto, è morta sul colpo.Ad ucciderla il marito di una sua amica – LUI HA VOLUTO PUNIRLA PER AVER CONSIGLIATO ALL’AMICA (SUA MOGLIE) DI LASCIARLO PERCHE’ PALESEMENTE VIOLENTO.

Ad essere investita anche la moglie Anna, 56 anni,  sopravvissuta.

Floriana, 49 anni, uccisa con oltre trenta coltellate dal suo compagno  – LUI ERA “DEPRESSO”.

Pierpaola, poliziotta, 57 anni, freddata con tre colpi di pistola esplosi a distanza ravvicinata dalla pistola di un collega che poi si è suicidato.Tutto questo nell’arco di poco più di una settimana, da Nord a Sud, in tutt’Italia.

Un’ondata di inaudita violenza.Che cosa sta accadendo? É inevitabile interrogarsi su quanto accaduto e sulle responsabilità dell’intera società, istituzioni comprese.

Femminicidio, effetto Werther

Delitti atroci, un’inaccettabile scia di sangue, un fenomeno sempre più allarmante quello del femminicidio che occorre arginare con urgenza mettendo in campo tutte le azioni possibili.

Il discorso è anche e soprattutto di tipo preventivo. É evidente che occorre un’azione costante di educazione civica.Nelle ultime settimane, in Italia, si è assistito ad un’autentica strage di donne.

I dati sono inquietanti, così come sono inquietanti i racconti degli assassini e i futili motivi che spingono a compiere tali atrocità.Gli studiosi parlano del cosiddetto “Effetto Werther”, un meccanismo perverso che scaturisce da un atto violento, un’emulazione da parte di altri soggetti disturbati.

Ecco perché atti violenti come il femminicidio (ma anche il suicidio) si vetificherebbero l’uno a poca distanza dall’altro.L’Effetto Werther consiste dunque nell’imitazione di un determinato atto violento compiuto da un individuo.

Il nome del fenomeno deriva dall’opera di Goethe, ‘I dolori del giovane Werther’ poiché, dopo la sua pubblicazione, si verificarono in tutta Europa una serie di suicidi sul modello del personaggio letterario.

Non aspettare.Chiama il 1522

La violenza contro le donne è un problema culturale che richiede un cambiamento profondo.

Le donne devono sentirsi libere di decidere con chi stare e con chi no.Implementare in famiglia e nelle scuole l’educazione all’affettività e al rispetto delle donne é sicuramente il primo passo da compiere.

Prevenire la violenza significa combattere le sue radici culturali e le sue cause. Occorre dunque combattere le discriminazioni e gli stereotipi legati ai ruoli di genere e al sessismo che producono le condizioni favorevoli alla violenza contro le donne.Rafforzare i centri antiviolenza per sostenere e proteggere le vittime di violenza é sicuramente un altro passo da compiere, ma vanno anche educate  le donne che per il timore e la vergogna di denunciare, ancora oggi rischiano la propria vita e talora quella dei propri figli.

1522 è il numero anti violenza e stalking che vi farà uscire da quell’inferno che state vivendo e dal quale potreste non uscirne vive.

Siate consapevoli.Non aspettate.

Chiedete aiuto e lasciatevi aiutare.

 

 

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