FIDEL CASTRO #Hastasiemprecomandante

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Con  l’hashtag #hastasiemrpecomandante la notizia fa il giro del mondo tra i suoi simpatizzanti. Alle 22.29 di ieri 25 novembre a Cuba – in Italia le 04.30 di sabato – all’età di 90 anni Fidel Castro, il comandante, il dittatore, il  líder maximo, passa a miglior vita.

E’ il fratello di Fidel, Raul Castro, a dare la notizia attraverso la televisione statale cubana con la voce rotta dalla commozione, dopo la mezzanotte ora locale, quando molti cubani erano già andati a dormire:

Caro popolo di Cuba: è con profondo dolore che compaio per informare il nostro popolo ,gli amici della Nostra America e del mondo, che oggi 25 novembre del 2016,alle 10.29 ,ore della notte, è deceduto il comandante in capo alla Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruiz. Nel compiere l’espressa volontà del compagno Fidel i suoi resti saranno cremati sabato 26.La commissione organizzerà i funerali darà al nostro popolo un informazione dettagliata sull’organizzazione dell’omaggio postumo che verrà attribuito al fondatore della Revolucion Cubana. Hasta la victoria siempre

Il Líder Maximo Fidel se ne è andato dopo una malattia che lo ha divorato per oltre 15 anni e lo ha costretto nel 2008 a trasferire tutto il potere al fratello Raul. Era apparso l’ultima volta in pubblico pochi mesi fa e aveva anche criticato Barack Obama a qualche settimana dalla sua prima visita a Cuba avvenuta il 19 marzo di quest’anno; la prima e storica visita di un presidente americano dopo  88 anni di contrasti.

Era il 1959 quando lui entra trionfalmente all’Avana impettito, fiero  e in piedi su una jeep di rivoluzionari, lasciando le montagne della Sierra Maestra alla conquista della capitale. Giovane della borghesia cubana, laureato in legge, sposato e divorziato con tre figli avuti, uno dalla prima moglie Mirta Diaz Balart e altri due Jorge Angel e Alina ,nati fuori dal matrimonio.

E’ stato per oltre 50 anni presidente e primo ministro dell’isola ed ha segnato un era, portando la piccola isola caraibica Cuba a cambiamenti  radicali.Negli ultimi anni con o senza il suo consenso, ma sempre sotto il suo occhio vigile. Eroe per la sinistra nel mondo, dittatore sanguinario per i nemici.

A Miami i rifugiati cubani della Little Avana, hanno festeggiato ballando per le strade alla notizia della sua morte. Ricordiamo che Miami,data la vicinanza, solo 370 km la separano dall’Avana, è stata la città simbolo del capitalismo e della libertà per i tanti cubani che scappavano dal regime di Fidel.

Egli è rimasto  e rimarrà per sempre nell’immaginario collettivo, il simbolo non solo della rivoluzione cubana ma anche il leader di una resistenza popolare anti imperialista che aveva cacciato la dittatura di Fulgencio Batista. Con la morte di Fidel Castro,Cuba si apre a una nuova fase, grazie anche alla visita di Obama. Nel 2018 anche il fratello Raul Castro dovrà lasciare il potere e la successione, tutt’ora incerta e nebulosa. Avverrà un passaggio obbligato, segnato dalla fine del castrismo ma non del regime comunista che si sta adattando all’economia di mercato. Inoltre vi è l’incognita Donald Trump, ovvero vedere come la nuova amministrazione americana sfrutterà la sua morte. La dipartita del comandante, sarà volano di un acceleratore delle riforme o un freno da parte dei militari che potrebbero non essere capaci di controllare un paese aperto al libero mercato?

Il figlio fotografo ha commentato: “Non vuole monumenti che lo ricordino ..E’ contento di quello che ha lasciato con la sua rivoluzione…E come ha ripetuto più volte,la storia lo assolverà

Castrofoto :fonte facebook

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