Il premier Giuseppe Conte, a tarda notte, ha firmato il nuovo Dpcm con il quale è stato istituito un regime di chiusure differenziato per ciascuna regione a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene.
Nuovo Dpcm, la bozza
Secondo quanto prevede la bozza del Dpcm, le nuove misure saranno:
Coprifuoco dalle 22.00 – “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
Stop agli spostamenti in aree a rischio – Nelle aree ad alto rischio indicati nel documento dell’Iss “è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori”. Si tratta di regioni intere o solo parti di esse. La differenza è sta nelle zone dello scenario 3 da quelle che ricadono nello scenario 4. In quest’ultime sono vietati anche gli spostamenti “all’interno dei medesimi territori”, ovvero a livello comunale e provinciale.
Nelle zone a massimo rischio stop anche alle attività dei negozi e mercati -“Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”. Il provvedimento ferma anche le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive.
Per le aree ad alto rischio, ovvero nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi, ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza” salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.
Attività motoria e attività sportiva
Resta consentita l’attività motoria “in prossimità della propria abitazione” e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”.
Nuovo dpcm: Trasporti, smart working e Dad
Mezzo pubblici e trasporto – A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito “un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento”; ciò con esclusione, però, del “trasporto scolastico dedicato”.
Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione sia nel settore privato, e ingressi differenziati del personale.
Mascherina obbligatoria alle elementari e medie – La mascherina sarà obbligatoria a scuola per i bambini delle elementari e delle medie, anche quando sono seduti al banco.
Stop alle crociere – Stop dei servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. Il provvedimento fa salve le crociere in atto entro l’8 novembre. E’ inoltre consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l’ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta ‘inoperosa’.
Sì ai concorsi pubblici per il reclutamento di personale sanitario
Stop ai concorsi tranne per personale della sanità – E’ prevista la “sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile”.
Nei circoli sportivi vietato l’uso degli spogliatoi – “Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli”.