Futura di Lucio Dalla: L’amore ai tempi del muro di Berlino

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Il 9 novembre 1989, trent’anni fa, cadeva il Muro di Berlino che divideva fisicamente la capitale tedesca in due parti: Berlino Est, controllata dall’Unione Sovietica e Berlino Ovest, zona di occupazione americana, britannica e francese.

La costruzione, lunga 155 Km, iniziata nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961, serviva a bloccare il flusso di cittadini che dall’est emigravano verso ovest, in cerca di condizioni di vita migliori.

Il Muro di Berlino in musica

Nel luglio del 1990, in Postdamer Platz, Roger Waters, co-fondatore dei Pink Floyd, per festeggiare la caduta del muro di Berlino, tenne il mega-concerto The Wall – Live in Berlin, un live che entrò nella storia. Oltre 350.000 spettatori. Con lui, sul palco, artisti internazionali quali gli ScorpionsSinead O’ConnorBryan Adams e tanti altri.

Dieci anni prima della caduta del Muro di Berlino, Lucio Dalla, a Berlino, scrisse Futura, uno dei suoi più grandi capolavori.

La scrissi a Berlino. Non avevo mai visto il Muro e mi feci portare da un taxi al Checkpoint Charlie, punto di passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest. Mi sedetti su una panchina e mi accesi una sigaretta. Poco dopo si fermò un altro taxi. Ne scese Phil Collins, si sedette sulla panchina accanto alla mia e anche lui si mise a fumare una sigaretta. In quei giorni a Berlino c’era un concerto dei Genesis, che adoravo. Ebbi la tentazione di avvicinarmi a lui per conoscerlo, per dirgli che anch’io ero un musicista. Ma non potevo spezzare la magia di quel momento. Rimanemmo mezz’ora in silenzio, ognuno per gli affari suoi. In quella mezz’ora scrissi il testo di Futura, la storia di due amanti, uno di Berlino Est, l’altra di Berlino Ovest che immaginano di fare un figlio…

Chissà, chissà, domani…

Lucio Dalla racconta l’amore impossibile,  l’amore disperato, l’amore speranzoso, l’amore diviso dal confine, l’amore che supera i limiti. Nonostante la paura e l’incertezza, infatti, i due innamorati progettano un futuro insieme… “nascerà e non avrà paura nostro figlio e se è una femmina si chiamerà Futura”.

E chissà su quali strade camminerà, cosa avrà nelle sue mani…

…e a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino ci piace pensare che oggi Futura sia una splendida ragazza che, insieme a tanti altri, passeggia in tutto il territorio della capitale tedesca, libera, senza impedimenti, senza alcuna barriera, andando incontro ai suoi sogni e al suo amore.

 

 

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