Sono state arrestate 12 persone coinvolte negli scontri provocati dai No Green Pass a Roma. Fra gli arrestati anche Roberto Fiore e Giuliamo Castellino, rispettivamente leader nazionale e leader romano di Forza Nuova, oltre il ristoratore Biagio Passaro, leader del movimento “IoApro” e Luigi Aronica, soprannominato “er pantera di Monteverde”, uno dei fondatori dei primi Nuclei Armati Rivoluzionari, già coinvolto in diverse vicende giudiziarie.
Guerriglia dei No Green Pass – Landini: “Vorrei che fosse chiaro, non ci fanno paura”
L’accusa è danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Sono stati intercettati ed identificati ben 600 manifestanti. Oltre ad ore di scontro con la polizia, il gruppo dei No Green Pass ha sfondato le porte e ha devastato la sede della Cgil di Corso Italia. Il sindacato, secondo i manifestanti, sarebbe colpevole di non difendere i lavoratori ch dal 15 ottobre saranno obbligati a presentare il Green Pass in tutti i posti di lavoro pubblici o privati.
Nello scontro sono 38 gli appartenenti alle forze dell’ordine rimasti feriti.
“E’ una ferita alla democrazia, un atto di offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti” – ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini – “Vorrei che fosse chiaro che se qualcuno ha pensato di intimidirci, di metterci paura, di farci stare zitti, deve sapere che la Cgil, il movimento dei lavoratori sono quelli che hanno sconfitto il fascismo in questo Paese, hanno riconquistato la democrazia: non ci intimidiscono, non ci fanno paura”.
Intanto, al policlinico Umberto I ferite altre cinque persone
Uno dei manifestanti trasportato al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I di Roma, si è rifiutato di sottoporsi al tampone anti-Covid. Secondo la Questura, il manifestante “si è rifiutato con modi violenti di essere sottoposto al triage e alle misure previste” contro il coronavirus. “Nel frattempo fuori dalla struttura si sono radunati alcuni parenti e amici, i quali hanno iniziato a inveire contro il personale sanitario”.
La conseguenza è stato il ferimento di cinque persone, due dell’ordine e tre operatori sanitari.