Il giallo della scomparsa di Mattia Mingarelli si infittisce


Lo dimostrano le ipotesi investigative

Ancora nessuna traccia di Mattia Mingarelli, l’agente di commercio 30enne scomparso venerdì 7 Dicembre a Chiesa in Valmalenco durante quella che doveva essere un passeggiata tra i boschi con il suo cane.

Ieri mattina i sommozzatori dell’Arma dei Carabinieri hanno scandagliato le acque gelate del lago Palù alla ricerca del giovane.

Una ricerca che non ha dato i suoi frutti, ma che lascia intendere che le indagini stiano seguendo anche la pista di un’ipotesi delittuosa.

La ricostruzione dei fatti

Mattia sarebbe arrivato a Chiesa in Valmalenco, in mattinata, in compagnia del suo cane; avrebbe lasciato i bagagli nella baita presa in affitto e sarebbe andato a pranzo presso il Rifugio La Güsa dove avrebbe detto ai gestori che sarebbe ritornato per cena.

Dopo pranzo, sarebbe andato a fare una passeggiata con il cane nei boschi, tant’è che verso le 16:00 pubblica una foto del suo cane tra la neve.

Da quel momento in poi, di Mattia, si perdono tutte le tracce.

Il cane e il cellulare di Mattia verranno ritrovati dal gestore del Ristoro Barchi.

Lo sviluppo delle indagini

La Procura di Sondrio apre un fascicolo per la scomparsa di una persona, ma immediatamente le indagini seguono anche ipotesi più agghiaccianti.

Il Ristoro Barchi viene posto sotto sequestro e al suo interno vengono effettuati rilievi (anche con il luminol) inviati poi agli esperti del Ris di Parma.

Anche l’auto di Mattia viene posta sotto sequestro.

La svolta alle indagini potrebbe arrivare proprio dai risultati dei rilievi analizzati dal Ris e dalle analisi dei tabulati del cellulare di Mattia.

L’ultimo doloroso appello lanciato sui social

Ieri su Facebook, un amico fraterno di Mattia ha pubblicato un accorato appello.

Mattia non se n’è andato, me l’ha portato via qualcuno e tutti noi vogliamo sapere cosa è successo veramente e ritrovarlo!

Vi chiediamo ancora aiuto .Questo è un appello per cercare di fare chiarezza sulla sparizione del nostro Mattia.

Qualche giornale ha ipotizzato che abbia fatto un brutto gesto o che si sia allontanato di sua spontanea volontà.

Chi lo conosce sa che non è assolutamente possibile.

Chiedo cortesemente alla stampa, ai giornalisti, a tutti i professionisti che operano nella comunicazione e soprattutto a ognuno di voi di avvicinarsi al caso per cercare di avere più informazioni possibili.

Mattia non se n’è andato, me l’ha portato via qualcuno e tutti noi vogliamo sapere cosa è successo veramente e ritrovarlo.

Confido nella condivisione di questo post e nella vostra collaborazione.

Se avete qualsiasi informazione che vi possa sembrare utile non esitate a contattare la sorella di Mattia, Elisa Mingarelli.

Abbiamo bisogno di tutti, insieme possiamo e dobbiamo trovarlo”.

 

Leggi anche:

https://magazinepragma.com/attualita/giallo-sulla-scomparsa-di-mattia-mingarelli/

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