Maggiolino, più che un’auto, un mito
Oggi 10 Luglio, la Volkswagen con una solenne cerimonia darà l’addio definitivo al tanto amato Maggiolino.Oggi, infatti, in Messico, nella fabbrica di Puebla, verrà prodotto l’ultimo esemplare di Maggiolino che resterà esposto in un museo. Termina così la produzione di un’auto simbolo di forza, di prosperità, di libertà, di globalizzazione.
Maggiolino in Italia, Kaefer in Germania, Coccinelle in Francia, Beetle nei paesi di lingua inglese, Fusca in Brasile, Vocho in Messico, il Maggiolino Volkswagen ha conquistato proprio tutti: più che un’auto è stata un mito.
Certo, non un’auto semplice da guidare, ma bella, infinitamente bella per quel suo inconfondibile design, quella sua silhouette arrotondata ed il parabrezza quasi verticale.
Un desiderio del Fuhrer
Il Kaefer o Vw Type 1, come si chiamava inizialmente, nacque a seguito di un desiderio del Fuhrer che nel 1934 commissionò all’Ing. Ferdinand Porsche la realizzazione di un’auto che dovesse avere caratteristiche ben precise:
- doveva raggiungere i 100 km all’ora;
- non doveva consumare più di 1 litro di benzina per 7 km;
- avrebbe dovuto trasportare due adulti e tre bambini;
- il suo costo doveva essere inferiore a 1000 marchi.
Doveva insomma essere “la macchina del popolo”. Nacque così nel 1938 la KDF Wagen.
Un esempio di globalizzazione e di libertà
Nata per un volere del Fuhrer, Il Maggiolino, col tempo non rappresentò più solo la forza e la robustezza della Germania, ma divenne simbolo di libertà; fu l’auto per eccellenza della Beat Generation e degli Hippie americani.
Disney ne restò talmente affascinato da crearne una saga cinematografica; nel 1968, nelle sale americane arrivò “The Love Bug” (in Italia il titolo fu “Herbie, il Maggiolino tutto matto”).
Grazie al suo originale design, il Maggiolino, oltre ad essere simbolo di libertà, ha rappresentato anche un autentico esempio di globalizzazione.
Il suo originale design, al pari della bottiglia della Coca Cola, viene, infatti, riconosciuto in tutto il mondo.
Amata da tutti, ancora oggi, a distanza di 80 anni dalla sua nascita il Maggiolino e/o Maggiolone (come viene chiamato da molti) viene scelto dagli sposi per il loro giorno più bello.
Ciao Maggiolino!