Il Calcio Inglese, che passione! Oggi per le Interviste di Magazine Pragma, abbiamo raggiunto in Esclusiva, i fans Italiani del Notts County ossia Italian Magpies, il team piu’ antico del pianeta. Giorgio Zunino, ci apre le porte della loro grandissima e bellissima famiglia:
Come nasce la passione per il Notts County Football Club?
“Il mio tifo per il Notts County deriva da due passioni specifiche: quella per le antiche storie di calcio e quella per la Juventus. Il Notts County è il Club professionistico più antico del mondo. Nato nel 1862 è uno dei padri fondatori della federazione inglese. Tra le varie peculiarità di questo Club vi è anche quella di aver “donato” le maglie bianconere alla Juventus. Il legame tra le due tifoserie si è poi rinsaldato in occasione dell’inaugurazione del nuovo stadio del team italiano.”
Italian Magpies, voleve spiegare le iniziative del vostro fan club?
“Il club ha celebrato lo scorso Febbraio i primi 5 anni di attività. In questi anni siamo riusciti ad organizzare diverse iniziative. Abbiamo spesso visitato il Meadow Lane e la città di Nottingham, tornando sempre “con i 3 punti in tasca”. La peculiarità di questa amicizia tra Juventus e Notts County ci ha inoltre permesso di ospitare parecchi tifosi inglesi in visita a Torino.
Abbiamo avuto la fortuna di poter incontrare diversi giocatori dei Magpies oltre a dirigenti e allenatori.
Sicuramente l’iniziativa che ricordiamo con più orgoglio è stata la partecipazione attiva che ha avuto il Club nel riscoprire l’origine dell’uomo che portò i colori bianconeri da Nottingham a Torino, Tom Gordon Savage, e di vederne modificato il nome all’interno del J|Museum di Torino.”
In questa Stagione che scenari prevedi?
“La partenza della squadra è stata ottima, ben oltre le migliori aspettative viste le prestazioni del passato campionato. Le aspettative dei tifosi sono giustamente alte e l’obiettivo dovrebbe essere almeno il raggiungimento dei playoff. Tuttavia con il Notts County bisogna sempre andare cauti. La speranza è che non venga dilapidato questo buon inizio e che si possa assistere ad una grande stagione.“
Un tuo giudizio sul Manager Kevin Nolan?
“Credo che sia l’uomo giusto per questa squadra. A differenza dei suoi predecessori sulla panchina del Meadow Lane è riuscito a dare un’impronta alla squadra. É stato lui il vero trascinatore verso l’insperata salvezza della scorsa stagione. Ora, avendo potuto gestire la squadra e il mercato da inizio stagione, ci aspettiamo molto.“
Nella storia di questo antico club, secondo te chi e’ stato il giocatore piu’ rappresentativo?
“Ci sono una serie di giocatori leggendari. Les Bradd, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere, come miglior marcatore della storia bianconera merita sicuramente una menzione. Anche se il giocatore che mi è sempre piaciuto è Tommy Lawton che nel pieno della sua carriera, passò dalla prima divisione, dove militava con la maglia del Chelsea, in Third Division per aggregarsi al Notts.
Allargando la domanda al personaggio più rappresentativo, la scelta cade sicuramente su Jimmy Sirrel, allenatore bianconero per 12 stagioni.”
Facciamo un gioco: Un fans deve visitare uno stadio a Nottingham : Meadow Lane o City Ground, stadi molto vicini tra di loro……..
il tuo consiglio sulla visita……
“Avendo girato la città in compagnia dei tifosi del Notts, non mi sarei mai permesso di avvicinarmi troppo alla riva sbagliata del fiume Trent. Sono stato più volte al Meadow Lane e ne vale la pena. E poi, da alcuni posti più alti si può vedere un pezzo del City Ground, così che anche i più curiosi possano essere soddisfatti.“
Le gazze quando torneranno a volare nella Premier League, per adesso e’ difficile ma tu ci credi?
“Credo che sia veramente molto difficile. Una vera e propria utopia.
Già arrivare in Championship sarebbe un salto enorme, la Premier è del tutto fuori portata per diversi fattori, non ultimo la gestione dei costi che comporterebbe il giocare nelle serie superiori.
Tanti tifosi infatti non sono interessati al raggiungere la Premier, ma preferiscono apertamente League One e Championship dove la squadra avrebbe maggiormente la possibilità di dire la sua.”