Inter è campione d’Italia, un campionato vinto attore protagonista.Primo scudetto per Simone Inzaghi e per i nerazzurri parlano i numeri.
Forbice ampia su Milan e Juventus, Napoli detentore del titolo lontano.
Senza giocare troppo con la matematica sono questi i dettagli che hanno fatto la differenza.In questo contesto bisogna parlare di una difesa solida e di un attacco atomico.
Ha vinto l’Inter e lo ha fatto da squadra perchè quando l’attacco non ha segnato ci hanno pensato calciatori come Acerbi, ieri protagonista nel derby o le giocate di Darmian e Federico Dimarco.I goal pesanti del giovane Yann Aurel Bisseck e quelli della mediana a firma di Davide Frattesi, Nicolò Barella e Hakan Çalhanoğlu.
L’Inter piglia tutto
Il 22 aprile 2024 sarà ricordata negli anni futuri come il dolcissimo 22 maggio 2010.
E’ vero che nel secondo caso fu la data della vittoria in Champions League che andava a decretare il “Triplete” ma ieri la squadra di Inzaghi si è presa il derby contro il Milan, lo scudetto e la seconda stella.Un bottino niente male. Marcus Thuram ha realizzato il goal che ha indirizzato la partita nel giorno in cui Lautaro Martínez, il capitano conferma il suo momento non proprio top-class ma il “dieci” è stato trascinatore nella stagione dove ha anche realizzato il goal vittoria nella finale di Super-Coppa Italiana contro il Napoli.
Nel film della partita sono entrati a pieni voti anche Pavard, uomo assist e non solo ed il portiere Yann Sommer autore di molte parate importanti.
I Rimpianti
Una stagione importante, dove solo i rigori nella notte di Madrid a casa Simeone hanno regalato l’unico rimpianto perchè il percorso in Champions League poteva essere diverso e stessa cosa anche in Coppa Italia contro il Bologna in una serata magica per Thiago Motta ma sfortunata per i nerazzurri.Ma è andata cosi e bisogna accettare il doppio verdetto del manto erboso.
La festa nerazzurra è iniziata e siamo sicuri che continuerà per un mese e forse più.PH Gianluca Aprea