Secondo le proiezioni di Fox, Associated Press, Cnn e Nbc Joe Robinette Biden Jr. è eletto 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Con la conquista della Pennsylvania e dei suoi grandi elettori, il Candidato democratico arriva a quota 273, tre in più della fatidica soglia dei 270 voti necessari per la conquista della Casa Bianca. Vicepresidente eletta è Kamala Harris, volto giovane della presidenza Biden e prima donna di colore (con discendenze indiane e giamaicane) a diventarlo. Le prime parole pronunciate da Biden come presidente hanno sottolineato come egli si senta onorato “che gli americani mi abbiano scelto come loro presidente. Il lavoro davanti a noi sarà difficile ma vi prometto questo: sarò il presidente di tutti gli americani”. Con la sua sconfitta Trump diventa il quarto presidente nella storia americana a non farsi rieleggere, il primo dal 1992 quando il repubblicano George Bush fu battuto dal democratico Bill Clinton.
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Il programma di Biden
Dopo la vittoria di Biden la traiettoria presa dall’America di Trump tesa a smantellare le politiche messe in piedi dall’ex presidente Barack Obama potrebbe prendere una piega differente. Tra le prime azioni che il Neopresidente potrebbe attuare, infatti, ci sono quelle legate al clima. Il 4 novembre scorso gli USA sono ufficialmente usciti dagli accordi sul clima di Parigi, siglati nel 2015 dall’allora presidente Obama, per volere di Trump. Biden ha promesso che non solo il Paese rientrerà negli accordi, ma anche un cambio di passo sul piano delle politiche ambientali ed energetiche e investimenti per 2 miliardi di dollari per ridurre le emissioni di CO2.
Per quanto riguarda l’ambito sanitario, Biden si dichiara ovviamente favorevole all’Obamacare, la riforma sanitaria fortemente voluta dall’ex Presidente americano, di cui egli era il vice. Quest’ultimo sarebbe favorevole ad un suo allargamento. Quanto alla grave situazione sanitaria in cui versa il Paese a causa della pandemia da Coronavirus, Biden ha annunciato di voler intervenire in maniera incisiva. Gli USA sono, infatti, il primo paese al mondo per numero di contagi, con cifre crescenti di giorno in giorno. La soluzione proposta sarebbe quella di una centralizzazione della diagnostica e di misure più stringenti. Inoltre, sarebbe intenzionato far rientrare gli USA all’interno dell’Organizzazione mondiale della Sanità, ribaltando la decisione presa da Trump pochi mesi fa.
Sul piano economico Biden ha annunciato di voler stravolgere la riforma di Trump sulla tassazione, con tagli fiscali alle classi più ricche e alle industrie, facendo in modo che siano le aziende a contribuire maggiormente al welfare state. Rimane favorevole ai trattati con Messico e Canada per il commercio e sull’innalzamento della paga minima a 15 dollari l’ora.
Per ciò che concerne la giustizia invece, ha promesso di non ridurre i fondi destinati alle forze di polizia, mentre vorrebbe mettere fine a un problema molto sentito e discusso: la privatizzazione delle carceri e la libertà su cauzione.
Sul fronte della politica estera, infine, le novità maggiori sono quelle relative al riallacciamento dei rapporti con Cuba e alla fine del Muslim ban, il divieto di ingresso negli Stati Uniti per i cittadini provenienti da paesi musulmani. Nell’area mediorientale si è detto pronto ad intervenire in Yemen per porre fine al conflitto, mentre sull’Afghanistan non dovrebbero esserci ostacoli al ritiro delle truppe iniziato sotto la presidenza Trump.
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Trump non concede la vittoria
Nonostante la prassi che vuole che entrambi i candidati non mettano in discussione la legittimità del voto, riconoscendo in caso di sconfitta la vittoria dell’avversario, fin dall’Eection day del 3 novembre, Trump si è comportato in maniera completamente opposta. Egli ha infatti evocato il fantasma di brogli e irregolarità, annunciando la sua intenzione di procedere legalmente negli Stati in bilico.
Mentre oggi per le strade di New York e di altre città americane la gente è già scesa a in strada per festeggiare, il presidente Trump ha fatto sapere tramite un comunicato stampa ufficiale di non riconoscere la vittoria di Joe Biden e che “A partire da lunedì, inizierà una campagna al fine di perseguire il caso in tribunale per garantire che le leggi elettorali siano pienamente rispettate e che il legittimo vincitore sia insediato. Il popolo americano ha diritto a un’elezione onesta: ciò significa contare tutte le schede legali e non contare le schede illegali. Aggiungendo come “rimanga scioccante che la campagna di Biden si rifiuti di concordare con questo principio di base e vuole che le schede siano contate anche se sono fraudolente, fabbricate o espresse da elettori non ammissibili o deceduti. Solo una parte coinvolta in atti illeciti terrebbe illegalmente gli osservatori fuori dalla sala di conteggio e poi combatterebbe in tribunale per bloccarne l’accesso. Allora cosa nasconde Biden? Non mi fermerò finché il popolo americano non avrà il numero di voti onesto che merita e che la democrazia richiede “.
Secondo i dati attuali gli stati conquistati da Biden sono stati California, Colorado, Hawaii, Illinois, Vermont, Massachussetts, Maine, Wisconsin, Michigan, Georgia, Delaware, New Jersey, Rhode Island, District of Columbia, New Hampshire, Connecticut, Virginia, Maryland, New York, New Mexico, Minnesota, Oregon, Washington e Pennsylvania.
Trump si è aggiudicato Montana, Louisiana, Nebraska, Wyoming, Indiana, Missouri, Tennessee, Idaho, North e South Dakota, Utah, Kansas, Iowa, West Virginia, Kentucky, Oklahoma, Mississippi, Ohio, Florida, South Carolina, Texas, Alabama, Arkansas. Rimangono ancora da assegnare Nevada, North Carolina, Alaska e Arizona, qui è in corso lo spoglio dei voti rimanenti.