Dopo 2.375 giorni e 21 ore in orbita, la stazione spaziale cinese Tiangong-1 ha concluso la sua caduta libera sul Pacifico meridionale, rientrando nell’atmosfera. La sua vicenda è stata seguita da telescopi e radar di almeno 12 agenzie spaziali e centri di ricerca di tutto il mondo.
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Tiangong-1: per l’Italia un rischio molto basso
Il rischio cui è stata sottoposta l’Italia per la caduta della Tiangong-1 è diventato via via sempre più basso: il nostro Paese continuava a rientrare nella fascia, sempre nella zona da Firenze in giù, ma con un rischio che gli esperti continuavano a indicare come molto basso. Nella serata del giorno di Pasqua le previsioni del Joint Space Operations Center (Jspoc) del Comando strategico degli Stati Uniti, punto di riferimento internazionale in questo campo, lo hanno escluso dall’area di rischio e indicato come punto più probabile per l’impatto l’Atlantico meridionale.
Il conto alla rovescia e la caduta
Intorno all’ 1 del mattino italiane del 2 aprile è scattato il conto alla rovescia per il rientro, che sarebbe potuto avvenire in qualsiasi istante da allora fino alle 4:48. La notizia che il ‘Palazzo celeste‘ aveva concluso la sua corsa è arrivata oltre un’ora dopo l’impatto nell’atmosfera, avvenuto alle 2:16.
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Fonte:Ansa.it