<em>“Sono inorridito quando ho visto quello striscione, non tanto per le offese nei confronti della città di Napoli, che storicamente avvengono da molto tempo, ma per l’offesa nei confronti delle persone che oggi sono sotto le bombe” – è stato il commento del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in merito allo striscione apparso a Verona in occasione della partita Verona-Napoli – “Ci sono delle cose su cui non si può né offendere né scherzare“.
Manfredi: “Mi auguro che anche la Figc intervenga”
“Non credo che Verona, che è una città di grande civiltà, sia rappresentata da quei tifosi. La tifoseria sana deve espellere dagli stadi queste persone che poi offendono, fanno cori razzisti, presentano il peggio della nostra società. Il calcio deve esprimere il meglio della società. Mi auguro che anche la Figc intervenga” ha aggiunto il sindaco Manfredi.
Una prima decisione è arrivata. Il giudice sportivo ha comminato una sanzione nei confronti della Curva Sud della Hellas Verona che consiste nella sospensione di un turno, un divieto di ingresso. La sanzione è arrivata non per lo striscione, ma per i cori di insulto.
“Il rinnovo di una profonda idiozia”
Sullo striscione le bandiere di Russia e Ucraina e le coordinate per colpire la città Napoli. Tanto impegno nel realizzare lo striscione per poi portare a casa una sconfitta.
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“Il raffinato, intelligente e geografico striscione della curva veronese, che dà ai missili russo-ucraini la corretta localizzazione dell’obiettivo. Per chi non lo sapesse, sono le coordinate della mia città. Sempre ammirevolmente pronti a cogliere elementi di stretta attualità per rinnovare la propria profonda idiozia razzista. Solo per farci capire con un plastico esempio a che punto può arrivare l’imbecillità (sub) umana, e come, in un cervello troppo angusto possano mescolarsi cose molto serie e fesserie”. (Maurizio de Giovanni).
E jamme jà, pure Giulietta lo ha capito!