“Vogliamo portare avanti il suo progetto”
Mattia Mingarelli, l’agente di commercio 30enne, trovato morto nei boschi della Valmalenco aveva un sogno, quello di curare una vigna e produrre vino.
La famiglia annuncia che, in sua memoria, porterà avanti il progetto realizzando così il sogno di Mattia attraverso la coltivazione di uve e la vinificazione di un buon vino, magari uno spumante.
Continuano le indagini
Intanto, oggi 4 Gennaio, sono in programma nuovi accertamenti per tentare di far luce sul mistero che avvolge la morte di Mattia.
L’esame autoptico non ha fatto molta chiarezza.
Le fratture al cranio che presentava il cadavere di Mattia al momento del ritrovamento possono essere compatibili sia con una caduta che con un colpo inferto da un corpo contundente.
“E’ complicato sbilanciarsi”
“Abbiamo fiducia nel lavoro degli inquirenti e siamo certi che, presto, si capirà cosa sia successo a “Matti”. Ora è complicato sbilanciarsi” – dice Elisa, la maggiore delle sorelle di Mattia.