“Mò succere ‘o 48” (Adesso succede il 48), “E’ succieso ‘o 48” (E’ successo il 48).Vi sarà certamente capitato di sentir pronunciare questa espressione.
Ma da dove nasce questo modo di dire?
Detti napoletani: “Mò succere ‘o 48”
Iniziamo col dire che l’espressione viene utilizzata per indicare un momento di particolare confusione a seguito di una lite, una contesa.Il numero 48 sta, infatti, ad indicare l’anno 1848, anno in cui avvennero rivolte popolari borghesi in tutt’Europa.
Le insurrezioni interessarono la Francia, l’Impero Austro-Ungarico, il Regno di Prussia e alcuni stati della Confederazione Germanica.In Italia le sommosse avvennero soprattutto nel Regno delle Due Sicilie e nel Regno Lombardo-Veneto (Cinque Giornate di Milano).
L’ondata rivoluzionaria del Regno delle Due Sicilie assunse quasi subito le caratteristiche di ribellione indipendentista.Ferdinando II, sovrano del Regno delle Due Sicilie, in risposta alle sommosse scoppiate in tutto il Regno, il 29 Gennaio 1848 concesse la costituzione, promulgata poi l’11 febbraio.
La situazione però precipitò nuovamente qualche mese dopo quando alcuni deputati chiesero a Re Ferdinando di modificare parte della Costituzione.Le negoziazioni determinarono violenti e sanguinosi scontri. Secondo quanto riporta Wikipedia il numero delle vittime di quei giorni oscilla da 200 a 2.000.
Tra esse lo scrittore Luigi La Vista ed il filosofo Angelo Santilli.Insomma, far succedere ‘o 48 è una minaccia non di poco conto.
Mantenete la calma!
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