Un infarto ha spento il sorriso di Antonio Polese, proprietario del complesso ‘La Sonrisa’ a Sant’Antonio Abate, divenuto popolare grazie al canale televisivo Real Time con il programma ‘Il Boss delle Cerimonie’.
L’ottuagenario Polese aveva accusato già un malessere il 30 ottobre scorso imponendo un ricovero in ospedale, ma le altalenanti condizioni cardiache lo hanno visto nuovamente ricoverato in ospedale prima a Castellammare di Stabia e poi al Monadi per uno scompenso cardiaco.
Ad inizio novembre è circolata la bufala del suo decesso prontamente smentito da don Antonio con un messaggio sul sito de ‘La Sonrisa’.
Ma i problemi cardiaci non stati i soli ad affaticare il boss delle cerimonie in questi ultimimesi, infatti lo scorso 8 novembre il Tribunale di Torre Annunziata ha decretato la confisca dello sfarzoso hotel ‘La Sonrisa’ accogliendo la tesi della Procura che ipotizzava che l’intero complesso immobiliare fosse sorto in mancanza di qualunque autorizzazione. Sono stati condannati per abuso edilizio ad un anno di reclusione la moglie Rita Greco ed il fratello di ‘don Antonio’ Agostino Polese.
Il complesso alberghiero definito anche ‘il castello’ è sorto su di una villa del 18° secolo, con un parco di 50mila metri quadri, da oltre vent’anni è il punto di riferimento delle coppie che vogliono sposarsi in una dimora da sogno.
Un mix di opulenza barocca con qualche tocco trash, come appare nelle prime scene del film di Matteo Garrone ‘Reality’, dove non manca professionalità ed accuratezza verso gli ospiti che decidono di celebrare presso il castello il proprio avvenimento, come si evince anche dalla trasmissione ‘Il boss delle cerimonie’
I Polese provengono dalla tradizione artigiana di macelleria, dove il padre di Antonio, aveva insegnato ai figli l’arte del taglio delle carni, come viene definito in dialetto il ‘chianghiere’. Ma il primogenito Antonio Tobia con la sue energica carica vitale ha stravolto la tradizione trasformando una piccola impresa in una catena di distribuzione per grandi alberghi della Penisola Sorrentina. A questo si unirà l’idea di trasformare l’antica masseria di famiglia nel complesso ‘La Sonrisa’ che darà la svolta decisiva facendo di lui un imprenditore a tutto tondo, ricevendo anche una laurea honoris causa riconosciutagli dall’Ordine dei Cavalieri Crociati di Malta in Scienze del Turismo.
Il suo personaggio è stato ripreso anche nella trasmissione Made in Sud dal cabarettista Ciro Giustiniani, dove con grazia sottolineava gli incespichi linguistici del boss delle cerimonie.
Sebbene don Antonio fosse criticato per la sua ignoranza, il complesso alberghiero che ha creato ha ridato vita ad un paese come Sant’Antonio Abate.