Ieri 14 luglio mentre la Francia festeggiava – ricorreva l’anniversario della presa della Bastiglia – veniva ancora duramente colpita dal terrore.
Facciamo il punto della situazione sui dati certi a quasi ventiquattro ore dall’attentato terroristico che ha colpito ancora una volta la Francia. Stavolta il terrore ha lasciato un’aria tumefatta di dolore spostandosi più a sud, a Nizza città di confine che come nel resto del Paese, ieri festeggiava le celebrazioni del 14 luglio.
Già Nizza città di confine,di integrazione e di vacanza, ieri sera era piena di turisti e cittadini assiepati lungo Promenade des Anglais che assistevano ai fuochi d’artificio in mare. Secondo le autorità francesi erano presenti circa 35000 persone sul lungomare della città. Famiglie, giovani, anziani erano lì a condividere un momento di gioia, favorevole le temperature e questo lungomare festoso. Erano da poco le 22.30 quando un tir che pesa 19 tonnellate, varca la linea che porta all’area pedonale avanza a 80 km orari a zig zag fra la folla per travolgere quante più persone possibili.
Rumors: Dopo si è saputo che è stato chiesto dalla polizia cosa trasportasse e abbia risposto, gelati.
Il tir è andato avanti per quasi due chilometri tra la folla che faceva da spartiacque cercando di evitare il pericolo che sopraggiungeva ed era ben chiaro a tutti che fosse un attentato. Ha raggiunto la velocità di 80 km orari, lasciando a terra 84 persone.Tanta i bambini coinvolti data, la notevole presenza di famiglie, circa 50 sono ricoverati all’ospedale pediatrico di Nizza, due sono morti questa mattina durante un’operazione chirurgica. Nell’attacco sono morti due cittadini statunitensi, un cittadino russo, un armeno, un ucraino. Questi decessi sono stati confermati dal ministero degli esteri di ciascun paese. Secondo quanto affermato dalla Direzione generale della Salute francese: gli ospedali hanno ricevuto 188 pazienti nelle ultime ore, 48 sono in condizioni critiche, 25 sono in rianimazione.
Rumors: Il tir entra per due chilometri fino a che è fermato da una persona che si avventa sul tir. La Farnesina al momento non conferma, ne smentisce eventuali vittime italiane.
L’autista del camion era armato ed è stato ucciso dalla polizia in uno scontro a fuoco. Nel camion sono stati trovati documenti che hanno permesso di identificare l’attentatore e risponde al nome di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, anni 31, cittadino francese di origine tunisine. Residente in Francia dal 2011, ha ottenuto la cittadinanza mediante matrimonio con una franco – tunisina. Sposato con tre figli,separato era stato fermato dalla polizia tempo fa per reati comuni.
Rumors: Non è stato ancora stabilito se avesse dei complici. L’attentatore avrebbe raggiunto il luogo in bici, poi ritrovata sul tir, quest’ultimo sarebbe stato noleggiato due giorni prima e già da 24 ore prima era parcheggiato in un quartiere di Nizza. Secondo fonti di polizia l’ex moglie sarebbe stata sottoposta a fermo di polizia, ossia la “garde à vue” valido 24 ore e prorogabili al massimo a 48.
Nel tir, sono state trovate una pistola automatica calibro 7.65, un caricatore, delle cartucce, una seconda pistola finta, due repliche fittizie di fucili d’assalto, un kalashnikov, un M16, una granata, un telefono cellulare e diversi documenti. Il suo appartamento è stato perquisito stamattina.
Rumors: i vicini raccontano di una persona taciturna e poco religiosa. Secondo media locale l’attentatore raramente tornava in Tunisia e alcuni suoi parenti sarebbero stati condannati durante il periodo del deposto presidente Ben Ali, usufruendo poi dell’amnistia del 2011. Alcuni di loro sarebbero stati invitati a comparire alla stazione di polizia di Bizerte per interrogatorio.
Sebbene Is non abbia rivendicato l’attacco, in rete e sui social media i suoi sostenitori stanno celebrando l’attacco. Dibattiti fiume scorrono in queste ore tra i social media e media main stream, opinioni discordanti e spesse poco esperte fomentano loro malgrado un clima di terrore che si estende a macchia d’olio. Il dato certo e condiviso dagli esperti è che questo genere di attacchi ha cambiato strategia avvalendosi sempre più di lupi solitari. Il primo ministro Manuel Valls ha annunciato il 16-17 e 18 luglio giorni di lutto nazionale.
Rumors: Lo stato d’emergenza che doveva finire il 26 luglio forse vedrà una nuova estensione di tre mesi.
Cordoglio dai capi di Stato di tutto il mondo. Ancora una volta è la Francia tra i paesi europei nel mirino di attacchi terroristici, pagando il tributo più alto di vite.