Sarebbe sufficiente ciò che osservano gli agenti per stabilire se una persona è ubriaca o meno. A stabilirlo è la Cassazione. A darne notizia Il Messaggero e l’ANSA.
Le testimonianze degli agenti, l’odore dell’alcol e l’incapacità del conducente di rispondere alle domande – elementi “obiettivi e sintomatici” che rendono superato l’alcoltest
Con una sentenza rivoluzionaria la Cassazione stabilisce che per provare lo stato di ebbrezza dei conducenti non occorre l’alcoltest. Sarebbero sufficienti, per la Suprema Corte, le testimonianze degli agenti, l’odore dell’alcol e finanche l’incapacità del conducente di rispondere alle domande.
Si tratterebbe di elementi “obiettivi e sintomatici” secondo la Cassazione e, pertanto, non sarebbe necessario sottoporre all’alcoltest il conducente per verificare che il tasso alcolemico superi la soglia consentita di 1.5.
“In assenza di un espletamento di un valido esame alcolimetrico – si legge nella sentenza – così come riferisce l’ANSA – il giudice di merito può trarre il proprio convincimento in ordine alla sussistenza dello stato di ebbrezza da adeguati elementi obiettivi e sintomatici, che nel caso in esame i giudici di merito hanno congruamente individuato in aspetti quali lo stato comatoso e di alterazione manifestato dall’imputato alla vista degli operanti, certamente riconducibile ad un uso assai elevato di bevande alcoliche, certamente superiore alla soglia di 1.50″.