Oscar Pistorius torna libero dopo l’omicidio della fidanzata nel 2013


Oscar Pistorius in Libertà Vigilata: rilasciato dopo 6 anni di carcere per l’omicidio di Reeva Steenkamp

Oscar Pistorius è ufficialmente in libertà vigilata, secondo quanto annunciato in un comunicato stampa rilasciato in mattinata dal Ministero della Giustizia del Sudafrica.L’ex atleta paralimpico è stato rilasciato dalla prigione di Atteridgeville, a pochi chilometri dalla capitale Pretoria, dopo aver scontato oltre 6 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata, Reeva Steenkamp.

La notizia è stata confermata dalla fonte ufficiale ANSA. Il comunicato del Ministero della Giustizia ha sottolineato che il rilascio di Pistorius è avvenuto come previsto e che il periodo di libertà vigilata è ora ufficialmente in corso.Oscar Pistorius si trova attualmente a casa zio Arnold Pistorius a Waterkloof, in una villa sfarzosa situata in un quartiere ricco di Pretoria, sempre come riporta l’ANSA.

La sua liberazione segna una nuova tappa nel tumultuoso percorso legale e personale dell’atleta, il quale aveva ricevuto una condanna di sei anni per omicidio colposo nel 2016.Il rilascio di Pistorius non è privo di polemiche, considerando la natura mediatica e controversa del caso.

La sua storia ha attirato l’attenzione globale, dividendo l’opinione pubblica sulla giustizia e sul trattamento riservato ai criminali famosi.La vita di Oscar Pistorius sarà ora soggetta a una rigorosa sorveglianza durante il periodo di libertà vigilata, mentre la comunità internazionale osserva da vicino gli sviluppi successivi a questo capitolo legale.

Oscar Pistorius, la storia del “Blade Runner” dell’atletica

La carriera di Pistorius è iniziata a segnare i libri di storia dello sport quando ha gareggiato con successo nonostante la sua condizione di amputato di entrambe le gambe sotto il ginocchio.

Conosciuto come “Blade Runner” per le protesi a lama che indossava, Pistorius ha sfidato i limiti dell’atletica e ha aperto la strada per atleti paralimpici in competizioni tradizionali.La svolta nella vita di Pistorius è arrivata con l’adozione delle protesi a lama, che gli hanno permesso di competere con atleti non disabili.

La sua straordinaria velocità e resistenza lo hanno reso una forza inarrestabile, guadagnandogli il soprannome di “Blade Runner”.Nel 2004, ha partecipato alle Paralimpiadi di Atene, segnando l’inizio di una carriera straordinaria.

La sua notorietà crescente lo ha portato a partecipare ai Giochi Olimpici del 2012 a Londra, rendendolo il primo atleta paralimpico a competere nella storia delle Olimpiadi.Nonostante le polemiche e le discussioni sull’equità delle sue protesi, Pistorius ha dimostrato il suo talento e la sua determinazione nelle gare.

Oscar Pistorius, dalle Olimpiadi di Londra all’omicidio della fidanzata

Il 2012 ha visto Pistorius competere nella prestigiosa arena delle Olimpiadi di Londra, diventando il primo atleta paralimpico a qualificarsi per l’evento.

La sua partecipazione ha generato dibattiti sulla competizione equa, ma ha anche aperto la strada per una maggiore integrazione degli atleti disabili negli sport tradizionali.Tuttavia, il 14 febbraio 2013, la vita di Pistorius ha preso una svolta tragica quando ha sparato e ucciso la sua fidanzata Reeva Steenkamp nella loro casa a Pretoria.

Questo evento ha portato a uno dei processi più mediatici e discussi degli ultimi anni.Nel 2014, Pistorius è stato condannato per omicidio colposo e ha iniziato a scontare una pena di sei anni di carcere.

Nel corso degli anni, la sua condanna è stata oggetto di dibattiti sulla giustizia e sulle conseguenze per i criminali famosi.

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