Padania, addio ai vecchi diesel ma le norme non sono uniformi

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Addio ai vecchi diesel, almeno in alcune Regioni italiane. Da oggi, 1 ottobre 2018, entrano in vigore nel Nord Italia, le nuove limitazioni permanenti del traffico, previste dall’Accordo di Bacino Padano (‘Nuovo accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano’) . Quest’ultimo è un protocollo firmato a Bologna, nell’ambito del G7 Ambiente, il 9 giugno 2017 tra l’allora Ministro dell’Ambiente e i Presidenti delle Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna, per l’attuazione di misure congiunte per il miglioramento della qualità dell’aria.

Cosa prevede l’Accordo di Bacino Padano

In particolare l’Accordo prevede le seguenti limitazioni per la circolazione dei veicoli:

  • a partire dal 2018, dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno limitazione della circolazione dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 18,30, salve le eccezioni indispensabili, per le autovetture ed i veicoli commerciali di categoria N1, N2 ed N3 ad alimentazione diesel, di categoria inferiore o uguale ad “Euro 3”;
  • entro il 1 ottobre 2020 la limitazione di cui al precedente punto è estesa alla categoria diesel “Euro 4”;
  • entro il 1 ottobre 2025 la limitazione di cui al primo punto è estesa alla categoria diesel “Euro 5”.

Le limitazioni si applicheranno alle aree urbane e ai Comuni delle Regioni interessate, con popolazione superiore a 30.000 abitanti.

http://gty.im/551687199

Il numero di veicoli coinvolti

Secondo una stima effettuata dal il Sole 24 Ore il blocco riguarderà, grosso modo, i mezzi immatricolati tra il 2001 e il 2005. In Emilia-Romagna la lotta al diesel (e soprattutto alle micropolveri che producono) si estende agli Euro 4, lo standard anti-inquinamento che è stato in vigore dal 2006 fino al 2010.

L’applicazione dell’Accordo non sarà uniforme

Tuttavia l’applicazione del Protocollo non sarà così semplice, come spesso succede in Italia, perché le limitazioni non sono uniformi in tutto il territorio interessato, in quanto le Regioni coinvolte devono aver attuato i c.d. Piani integrati regionali e le amministrazioni comunali interessate predisposto le delibere attuative. Il Piemonte ha già annunciato uno slittamento dei tempi.

L’applicazione dell’Accordo in Emilia-Romagna

E così, in In Emilia-Romagna, ad esempio, hanno via libera le auto a benzina Euro 2, 3, 4, 5 e 6, i diesel Euro 5 e 6, oltre ai mezzi del car pooling con almeno 3 persone a bordo e i ‘mezzi in deroga’. Le norme hanno valore nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30 e nella prima domenica del mese.

http://gty.im/921765642

L’applicazione dell’Accordo in Lombardia

La Lombardia cambia l’orario – dalle 7.30 alle 19.30 – e ferma le auto a benzina Euro 2 (ammesse in Emilia) mentre ammette le diesel Euro 4 (bloccate in Emilia). Ma non è tutto, perché il blocco delle Euro 3 non vale nei festivi anche infrasettimanali.

L’applicazione dell’Accordo in Piemonte

Per la Regione Piemonte è atteso lo stop totale e definitivo, per tutto l’anno e 24 ore su 24, per tutti i veicoli Euro 0. E’ stato deciso anche lo stop per i 12 mesi – dalle 8 alle 19 – dei diesel Euro 1 e 2, mentre i diesel Euro 3 sono bloccati per sei mesi, cioè fino al 31 marzo 2019 negli stessi orari.

L’applicazione dell’Accordo in Veneto

Le norme emanate dalla Regione Veneto prevedono invece un orario 8.30-18.30 ‘senza finestre’ dal lunedì al venerdì con blocco dei diesel Euro 3 e precedenti e dei benzina Euro 1 e Euro 0. La Giunta veneta ha precisato anche deroghe per coloro che hanno un Isee pari o inferiore a 16.700 euro (certificazione da tenere sempre in macchina), per chi ha più di 70 anni e per quanti non possono recarsi a lavoro con mezzi pubblici e, infine, per i veicoli che servono per il tragitto casa-fermata del trasporto pubblico.

Un vero ginepraio

Non sarà semplice gestire la situazione, per le amministrazioni e, soprattutto, gli utenti della strada, che dovranno districarsi in questo ginepraio di divieti ed esenzioni.

 

Fonte: Ansa.it

 

 

 

 

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