Piazza Carlo III a Caserta: quale il suo destino?


L’enorme distesa antistante la Reggia di Caserta ha l’infausto destino di essere trascurata sia dal punto di vista storico che ambientale. Un’ identità ignorata. Il futuro, forse, sarà verde e senza sterpaglia.

Ben 130.000 metri quadrati per una piazza che si colloca per dimensione al secondo posto tra le piazze d’Europa e, se a questo dato, uniamo la sua importanza storica – voluta da Van Wittel e porta d’accesso alla Reggia di Caserta, patrimonio Unesco, chiusa fra i due emicicli che ospitavano le scuderie e i militari a difesa del Palazzo Reale di Caserta – è paradossale come sia stata sempre trascurata.
Il destino di Piazza Carlo III è sempre stato nel quadro urbano – storico- architettonico del capoluogo casertano, penante. Siepi incolte, ricettacolo di rifiuti e bivacchi di turismo mordi e fuggi, bruciata dal gelo d’inverno e arsa dal sole d’estate. L’erba che in alcuni punti stenta a crescere, in altri raggiunge altezze preoccupanti, divenendo rifugio di animali selvatici.
I tentativi di manutenzione nel corso degli anni si sono rivelati fallimentari, l’ultimo risale a due anni fa, quando la manutenzione dello spazio era affidata al Demanio e saltuariamente se ne occupavano i giardinieri del Comune. Poi la cronica mancanza di fondi, ha indotto a chiedere aiuto ad enti privati ed associazioni. Ieri, sembra esserci stato il grande passo in avanti, volontà collettive e organismi diversi hanno firmato il protocollo d’intesa; firmatari: Comune, Confindustria e Agenzia del Demanio per l’autorizzazione dei lavori di ripristino e manutenzione dei giardini di Piazza Carlo III. Imprenditori e Comune si occuperanno della manutenzione del verde mettendo in atto un importante e concreta bonifica dei giardini della piazza.

L’iniziativa avrà una durata di 18 mesi e  servirà a restituire ai Casertani, uno spazio di prestigio mondiale che potrà finalmente essere rivitalizzato e rilanciato come luogo d’incontro e di vita pubblica.

Quando si mettono insieme le istituzioni del territorio non si possono che ottenere ottimi risultati. L’iniziativa di oggi è un grande passo avanti. Ringrazio Confindustria, con le importanti aziende che hanno sposato questo progetto mostrando grande sensibilità verso il nostro territorio, e l’Agenzia del Demanio. Piazza Carlo III tornerà al suo antico splendore e ben presto diventerà il vero cuore pulsante della città”.

A dichiararlo è stato il sindaco di Caserta, Carlo Marino, che stamani, presso la sede della Confindustria, ha firmato il protocollo d’intesa con gli industriali e l’Agenzia del Demanio, grazie al quale alcune importantissime aziende operanti sul territorio casertano si occuperanno della cura del verde in piazza Carlo III, in collaborazione con il Comune di Caserta.

Questo intervento – ha aggiunto Marino – costituisce solo la prima iniziativa per quel che concerne Piazza Carlo III. In quest’area, che comprende anche alcune zone di proprietà di Rfi e della Regione Campania situate su viale Ellittico, stiamo realizzando un progetto di riqualificazione e valorizzazione, che renderà questa magnifica Piazza un grande attrattore turistico non solo della città di Caserta ma dell’intera regione. In questo senso, l’apporto di Confindustria e delle realtà produttive risulterà fondamentale nel portare a compimento tale progetto. Abbiamo iniziato una collaborazione di grande importanza, che vedrà lavorare in stretta sinergia Comune e Confindustria nello sviluppo di altri importanti iniziative per la crescita della città”.

Mentre dalla pagina ufficiale social di Confindustria Caserta  “[..] Un progetto ambizioso che vede la partecipazione attiva di Confindustria Caserta e dei nostri associati nel processo di rivalutazione del territorio casertano, e che ha l’obiettivo di ridare vita alla seconda piazza più grande d’Europa, biglietto da visita della meravigliosa Reggia di Caserta.  Un progetto che vedrà la luce grazie al protocollo d’intesa siglato tra Agenzia Regionale del Demanio, Comune di Caserta e la nostra associazione, con il finanziamento delle aziende associate Boston Tapes, Getra, Gruppo Boccardi Ferrarelle, Firema Titagarh, Pineta Grande, Proma ed Eurogiardinaggio”.

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