Le senatrici Giulia Bongiorno e Stefania Craxi sono le uniche due donne elette alla presidenza delle Commissioni in Parlamento, nel corso di questa diciannovesima legislatura appena cominciata.
Infatti tra Camera e Senato su 24 nomi totali, il centrodestra ha scelto solo queste due donne e sia la Bongiorno che la Craxi avevano comunque ricoperto ruoli importanti nelle precedenti legislature in Parlamento e al governo.
Le opposizioni del PD, movimento 5 stelle e Azione Italia viva fanno polemica soprattutto perché a Montecitorio non è stata eletta nessuna deputata come presidente delle quattordici commissioni permanenti. In particolare si esprime duramente la senatrice democratica Valeria Valente, sottolineando che solo 6 donne sono presenti al governo su 24 ministri e peraltro tutte in ruoli marginali, nessuna presidente di commissione alla Camera, con solo 4 vicepresidenze.
“I fatti raccontano un’altra storia”
“Le parole non servono se i fatti raccontano un’altra storia”, ha scritto su Twitter la senatrice, ma anche la capogruppo alla Camera, Debora Serracchiani, che aveva già polemizzato con la premier Giorgia Meloni durante la discussione a Montecitorio per la fiducia al nuovo governo. Anche il deputato di Più Europa, Riccardo Magi ha polemizzato, dichiarando testualmente: “Tutto un dibattito su quanto femminista fosse il fatto di avere la prima donna presidente. Poi è diventata IL presidente. Oggi la maggioranza ha eletto i presidenti di commissione alla Camera: tutti uomini“.
La Camera ha eletto i 14 presidenti delle Commissioni, 7 sono del partito di maggioranza relativa, FdI, con l’eterno Tremonti agli Esteri, Maschio alla Giustizia, Osnato alle Finanze, Mollicone alla Cultura, Rotelli all’Ambiente, Deidda ai Trasporti e Rizzetto al Lavoro. Quattro sono i presidenti eletti dalla Lega, Minardo alla Difesa, Gusmeroli alle Attività produttive, Carloni all’Agricoltura e Giglio Vigna alle Politiche europee. Il partito di Berlusconi invece ha ottenuto la commissione Bilancio con Mangialavori, gli Affari sociali con Cappellacci e gli Affari costituzionali con Pagano
Al Senato, come detto, non è andata molto meglio per le donne, con 8 uomini diventati presidenti delle 10 Commissioni. La senatrice della Lega Bongiorno è stata eletta presidente commissione Giustizia e dopo il voto c’è stato un lungo applauso dei componenti. Stefania Craxi, rappresentante della componente Nuovo psi di Forza Italia, è stata riconfermata presidente della commissione Esteri, che già presiedeva nella scorsa legislatura, dopo che a maggio era subentrata a Vito Petrocelli, l’ex M5s accusato di filo-putinismo, ma la commissione si occuperà anche della Difesa, il cui dicastero è guidato ora dal cofondatore di fratelli d’Italia, l’imprenditore Guido Crosetto. Gli altri presidenti sono tutti uomini, tra questi c’è anche il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi Santagata, eletto a capo della commissione Politiche europee. Ex ambasciatore, Terzi è stato addirittura ministro degli Esteri nel governo Monti. Della stessa commissione fanno parte, come componenti, tra gli altri il leader di FI, Silvio Berlusconi, l’ex ministro del Pd, Dario Franceschini e la senatrice del Misto Alleanza Verdi-sinistra, Ilaria Cucchi. Nella commissione sulla carta c’è anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, ma al suo posto ci sarà un sostituto permanente, indicato nella senatrice Elena Murelli, in considerazione del suo doppio incarico di vicepremier e ministro delle infrastrutture e trasporti. Un altro nome importante, che ha ricevuto la presidenza della Commissione Finanze, è il senatore della Lega Massimo Garavaglia, che nel governo Draghi ha ricoperto la carica di ministro del Turismo e precedentemente gli incarichi di sottosegretario e poi viceministro dell’Economia nel primo governo Conte, quello definito gialloverde.
Gli altri sei presidenti delle Commissioni permanenti al Senato sono l’esponente
del partito della premier Meloni, Alberto Balboni, eletto alla guida della Prima Commissione Affari costituzionali, affari della presidenza del Consiglio e dell’Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria e digitalizzazione.
Il senatore sempre di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, è stato invece eletto presidente della Commissione programmazione economica e Bilancio.
Il senatore Roberto Marti della Lega è stato eletto presidente della Commissione Cultura e patrimonio culturale, Istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport.
Il senatore di Forza Italia Claudio Fazzone è diventato presidente della Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni e innovazione tecnologica.
Il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, è stato eletto presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, mentre il collega di partito,
Francesco Zaffini, è stato eletto presidente della commissione Affari sociali, Lavoro e Sanità.
Sono più complicate invece le trattative per le commissioni di controllo e garanzia che spettano all’opposizione, perché la candidatura alla presidenza del Copasir di Lorenzo Guerini, importante esponente del PD, è contrastata dal movimento 5 stelle. Le conflittualità tra il partito democratico e il movimento fondato da Grillo e Casaleggio, che sta esplodendo pure per la costruzione delle alleanze per le Regionali di Lombardia e Lazio, previste all’inizio del nuovo anno, potrebbero favorire l’ipotesi di una presidenza alla Commissione per la Vigilanza sulla Rai di una donna, Maria Elena Boschi, importante esponente del Terzo polo di Calenda e Renzi. Il movimento però rivendica la presidenza e chiede al PD di favorire l’elezione di Riccardo Ricciardi, ma le altre forze politiche non gradiscono l’indicazione e il PD dovrà verificare anche in questo caso la tenuta del rapporto con gli altri due partiti d’opposizione.