Il Primo Maggio a Napoli è stato commemorato in tre piazze cittadine.
Primo Maggio a Napoli – Tre piazze per la Festa dei Lavoratori
Il Comune ha scelto Piazza Dante per il suo concerto “Terroni Uniti” del Primo Maggio a Napoli.
Migliaia i partecipanti alla kermesse musicale, che hanno visto sfilare sul palco circa 50 artisti.
Il concerto del Primo Maggio a Napoli è iniziato nelle prime ore del pomeriggio.
Subito si sono esibiti i 99 Posse.
O Zulu (alias Luca Persico) ha infiammato la folla con la notissima «Curre Curre Guagliò».
A seguire, e fino a notte inoltrata Speaker Cenzou, Oyoshe, Pietra Montecorvino, Eugenio Bennato, Tommaso Primo e molti altri artisti famosi e emergenti della scena campana.
E sono sempre loro che oltre a suonare prendono la parola. E commentano un primo maggio di precarietà e disoccupazione.
Nessun corteo, niente concerto invece per le sigle confederali Cgil-Cisl e Uil.
«Siamo per l’etica del – contro i comportamenti non sostenibili degli assenteisti al Loreto Mare, per questo lo abbiamo scelto come luogo simbolo» aveva detto appena qualche giorno fa Giovanni Sgambati, segretario regionale Uil a Repubblica.
E infatti loro hanno scelto un diverso luogo simbolo per manifestare. Il piazzale antistante l’Ospedale Loreto Mare.
Il primo maggio a Napoli delle sigle sindacali nazionali è stato votato alla sobrietà.
Rempito da comizi per rivendicare il diritto alla salute, intervallato da brani di musica classica.
Tre piazze per la festa del Lavoro. A piazzale Orticello (davanti all’ospedale Loreto Mare in via Marina) i sindacati, a piazza Dante il concerto del Comune con “Terroni Uniti” e a Bagnoli gli altri movimenti antagonisti.
Altri lavoratori infatti hanno deciso di unirsi ad un terzo appuntamento di questo primo maggio a Napoli.
Molti di essi hanno così sfilato coperti da lenzuola.
Si sono dichiarati i fantasmi del lavoro.
Il corteo di attivisti fantasma, organizzato dall’associazione Bagnoli Libera, è partito da Piazza Bagnoli. Ha raggiunto l’area ex Nato per manifestare “contro la guerra, le frontiere, il razzismo. Ma anche contro privatizzazioni, speculazioni, e aggressione ai territori” (Fonte: Repubblica.it) .
Foto copertina: Codcast