“La vita è la più monotona delle avventure, finisce sempre allo stesso modo”
Scomparso ieri, dopo una lunga malattia, Roberto Gervaso, gentiluomo, arguto, elegante e dalla penna sottilissima. I suoi libri sulla Storia d’Italia, firmati a quattro mani con Indro Montanelli hanno segnato un’epoca. Indimenticabili i suoi papillon e i suoi aforismi, spesso pungenti. Amava definirsi “il grillo parlante”.
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Il cordoglio
Tanti i messaggi di cordoglio. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire alla moglie e alla figlia le sue condoglianze per la scomparsa di un uomo di finissima cultura, protagonista, per lunghi anni, del giornalismo e della vita culturale del nostro Paese.
A ricordare Gervaso anche Silvio Berlusconi. “Quella di Roberto Gervaso è una grave perdita per me, per il giornalismo, per l’Italia. Roberto era un amico sincero e generoso, un grande scrittore ma soprattutto un uomo libero. Un uomo con il coraggio delle sue opinioni controcorrente, sempre garbato e signorile, colto e documentato. Mi mancherà, mancherà a tutti gli italiani liberi”.
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: “Con Roberto Gervaso se ne va un protagonista della cultura italiana, un uomo di grande intelligenza e sensibilità. Ho avuto il piacere di conoscerlo bene e i avere con lui un rapporto di profonda stima reciproca. I giovani dovrebbero leggere le tante pagine che ha scritto in 60 anni di grande giornalismo e di narrazione. Con la sua “Storia d’Italia” ha spiegato magistralmente il nostro Paese e invito tutti a leggerla per riflettere sul passato al fine di comprendere meglio il presente e progettare il futuro.”