Russia, le 4 bugie sulla guerra in Ucraina

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Rispetto a quello che sta accadendo nel conflitto in Ucraina, vi sono numerose bugie in giro, nonché tanta disinformazione. Infatti, sulla guerra in Ucraina, la Russia sta dicendo tantissime bugie alla popolazione e sta propinando, giorno per giorno, delle verità distorte. Si sta verificando una vera e propria propaganda da parte di Putin che su diversi argomenti e temi, sta manipolando l’opinione pubblica. In particolare, sono 4 le bugie che si stanno portando avanti con convinzione per cercare di convincere la popolazione del fatto che gli Ucraini si siano “meritati” questo conflitto e che bisogna liberare il mondo dal loro “nazismo”. Scopriamo insieme quali sono le 4 principali bugie sulla guerra in Ucraina che la propaganda russa sta portando avanti dagli esordi del conflitto.

1 – La nascita di movimento nazista in Ucraina

Già da prima dell’avvio del conflitto il 24 febbraio 2022, Putin aveva iniziato una vera e propria propaganda in merito a quello che stava accadendo in Ucraina. Infatti, il Presidente russo aveva fatto credere alla popolazione che in Ucraina stava prendendo piede un movimento nazista. Questo assunto, chiaramente, ha pochi fondamenti reali perché di fatto non ci sono prove che vi sia un’attività nazista in questo territorio. Parlando della questione relativa al Donbass, Vladimir Putin ha più volte detto che in realtà lì l’Ucraina avrebbe dato un’impronta nazista nella gestione del territorio e soprattutto, nei confronti della popolazione del confine che sarebbe stata vittima di torture di ogni genere. Non vi sono però prove in questo senso e quindi, questa risulta essere una delle principali bugie che sono in giro, in merito alla guerra in Ucraina.

2 – La guerra è la risposta della Russia ai crimini degli Ucraini

Un’altra bugia che dilaga in Russia relativamente al conflitto in Ucraina riguarda quella dei crimini che sarebbero stati perpetrati degli ucraini in Donbass. Secondo il Presidente russo Vladimir Putin vi sarebbero stati genocidi di ogni genere in questa fascia di territorio. Secondo tale ipotesi, quindi la Russia sarebbe stata “costretta” a intervenire per difendere la popolazione filo russa.

3 – È vietato parlare russo in Ucraina

Secondo la propaganda della Russia, sarebbe proibito parlare russo in Ucraina. In realtà, le cose non stanno proprio così. Se è vero che dopo la guerra della Crimea del 2014 il Parlamento Ucraino ha eliminato l’uso del russo delle comunicazioni ufficiali, c’è ancora una gran parte della popolazione che parla questa lingua. Infatti, la popolazione soprattutto di Kursk e di Podolia continua a parlare russo. D’altro canto, l’Ucraina ha cercato di imporre la propria lingua con lo scopo di sottolineare l’unità nazionale in un processo che in realtà, già altri paesi negli anni hanno fatto. Quindi di sicuro questo non può essere un motivo in grado di giustificare il conflitto iniziato dalla Russia.

4 – La Nato ha provocato il conflitto

Secondo Putin e la propaganda della Russia, il conflitto in Ucraina sarebbe stato provocato della NATO che aveva deciso di far entrare l’Ucraina nel suo gruppo, così da accerchiare la Russia. Una decisione che il governo di Putin non poteva accettare perché in questo modo si sarebbe circondato di “nemici americani”. Ma, chi lo avrebbe mai attaccato? Ecco perché anche questa “scusa” non regge!

 

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