Sanità in Campania: la battaglia di De Luca tra sicurezza e fondi
NAPOLI – Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, si impegna a sfidare chiunque sui temi dell’organizzazione sanitaria della regione.Parlando ad Avellino, De Luca ha evidenziato l’eccellenza internazionale dell’oncologia e denunciato il “mercato oncologico”, riferendosi a medici campani che trasferiscono pazienti in Lombardia per ragioni speculative.
Sottolineando che gli ospedali e le Asl campane hanno bilanci in attivo, a differenza di altre regioni, ha evidenziato la necessità di un adeguamento salariale e pensionistico per fronteggiare la mancanza di personale nei Pronto Soccorso – come si legge da Ansa.
Sanità in Campania, il giusto impiego dei fondi europei
La questione della sicurezza negli ospedali campani è un’altra grande preoccupazione per De Luca.Il governatore campano ha chiesto al ministro dell’Interno di garantire la sicurezza, facendo riferimento a recenti episodi di violenza, come quello avvenuto all’ospedale San Leonardo di Castellammare. Questa richiesta segue numerose richieste precedenti al ministero degli Interni per contrastare la violenza e proteggere il personale sanitario.
De Luca ha anche criticato la gestione dei fondi europei di sviluppo e coesione, accusando il ministro Fitto di aver firmato patti con tutte le regioni del Nord e nessuna del Sud.La Campania attende sei miliardi di euro, bloccati da mesi, che De Luca intende destinare principalmente ai comuni in difficoltà.
Recentemente, gli investigatori hanno identificato i responsabili dell’aggressione a un’infermiera al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare, sottolineando la crescente necessità di sicurezza negli ospedali della regione.In conclusione, la battaglia di De Luca per la sanità in Campania si estende su più fronti: dalla necessità di un personale adeguato e ben retribuito alla sicurezza degli ospedali, fino al giusto impiego dei fondi europei.