La carriera di Numerio Agrestino è emersa con chiarezza dalla recente scoperta della sua tomba a Pompei. Prefetto del genio militare, Agrestino si ritirò nella famosa cittadina campana, nota per le sue vedute sul golfo di Napoli e frequentata da figure illustri come Cicerone e Agrippa. La sua tomba è stata trovata durante i lavori per la nuova biblioteca del Parco Archeologico di Pompei. La scoperta, pubblicata sull’E-Journal degli Scavi di Pompei, ha coinvolto gli studiosi Maria Chiara Scappaticcio e Alberto Dalla Rosa.
La tomba, a forma di semicerchio e appartenente al tipo “a schola”, presenta un’iscrizione che identifica Agrestino come tribuno militare e prefetto degli Autrygoni, una carica finora sconosciuta, nonché duumviro di Pompei. Il monumento fu eretto su decreto del consiglio cittadino.
Un fatto sorprendente è che Agrestino è citato anche in un’altra iscrizione della necropoli di Porta Nocera, dove sua moglie Veia Barchilla gli dedicò un monumento. La menzione degli Autrygoni, popolo del nord della penisola iberica, offre nuove informazioni sulle guerre cantabriche di Augusto e sull’organizzazione del potere romano durante il passaggio al modello imperiale.