Sono tornato a mangiare la pizza di Pepe in Grani, a Caiazzo, per la terza volta, sia per divertimento che per scoprire se meriti ancora il titolo di Miglior Pizzeria del Mondo.
Non ho la pretesa di essere un esperto, ma ho l’esperienza di napoletano appassionato e la capacità critica dell’assaggiatore di formaggi (Onaf).
Sono stato accompagnato da due amiche altrettanto appassionate.
La famiglia Pepe di Caiazzo aveva un panificio, già dopo la Seconda Guerra Mondiale e ha continuato a macinare farina e trasformarla fino ai giorni nostri con la Pizzeria.
Uno dei grandi meriti di Franco Pepe è stato quello di creare una filiera di prodotti locali e regionali eccellenti. Le sue ricette di pizza sono creative e attestano il suo talento culinario, mentre la bellezza del ristorante e la cura del servizio dimostrano la sua competenza organizzativa.
Detto questo, su quattro pizze assaggiate due sono state eccellenti, due buone. (ci ha lasciato perplessi la Viandante, con gli ingredienti ‘poggiati’ sulla base, che non si sono amalgamati, dando più l’impressione di focaccia che di pizza). Il dessert (straccetti ricotta, miele e rosmarino) ci ha conquistato.
I prezzi sono rimasti fondamentalmente onesti. Rientrano in una fascia medio-alta per le pizzerie, offrendo una qualità molto alta, superiore ad altre pizzerie che si proclamano ‘gourmet’.
Il difetto dell’esperienza ‘Pepe’ è una conseguenza del suo successo e popolarità: bisogna prenotare un mese prima, se non di più. Ed una volta finito di mangiare bisogna lasciare il tavolo poiché ci sono altri in attesa.
Vale la pena di andarci? Assolutamente si!
È la migliore al mondo? Senz’altro tra le migliori, però questa è una domanda molto personale e dipende dai propri gusti.
Nessuno può dire di essere la ‘bocca della verità’… infatti: chi potrebbe mai contestare che la miglior pizza che avete mangiato è stato quel ripieno fritto all’uscita di scuola di tanti anni fa?