Pensa se tu facessi parte di una famiglia, magari un pò anomala.
Tu lavori dalla mattina alla sera, e guadagni anche benino. Ma tuo padre si prende una parte dei tuoi soldi e va a ubriacarsi e a giocare alle slot-machine e ai cavalli.
Tua madre si prende una parte dei tuoi soldi e va dal parrucchiere, dall’estetista, e a fare shopping comprando cose inutili e scialacquando fino all’ultimo centesimo.
Tuo fratello si prende un’altra parte dei tuoi soldi, dicendo che te li conserva sul suo conto, ma poi scopri che tuo fratello va a puttane, e non gli è rimasto nulla di quello che era tuo.
Tua sorella si prende un’altra parte dei tuoi soldi, dice che te li conserva caso mai tu stia male, e invece scopri che li ha spesi tutti in spinelli e trucchi come fard e rossetti.
Ti rivolgi a tuo zio, che ritieni estraneo a tutto ciò, e gli confidi il tuo malessere, ma scopri che tuo zio è d’accordo con i tuoi genitori e i tuoi fratelli, e anziché darti una mano, comincia a chiederti anche lui del danaro.
Scopri anche che i tuoi parenti, non contenti, rubano anche nei grandi magazzini. E qualche volta hanno anche ucciso quelli che gli hanno detto che il loro comportamento non era dei migliori. Ma finchè tu riesci a mettere il piatto caldo a tavola, e finchè ce la fai a pagare le bollette di casa e le scadenze, tiri avanti e sopporti.
Poi viene un bel momento in cui ti accorgi che, poiché stai lavorando meno, non puoi più accontentare i tuoi voraci parenti. Ma essi, anziché comprendere e mitigare le loro pretese, avanzano ancora ulteriori pretese, finchè tu non riesci nemmeno più a mangiare e a condurre una vita dignitosa.
Ed è così che decidi di mandarli tutti affanculo e di andartene di casa.
Ecco. Tu sei l’italiano medio e la tua famiglia è lo Stato italiano, il governo, la giustizia, le forze dell’ordine, l’istituto di previdenza sociale. Puoi divertirti ad associare ognuno di questi enti con uno dei tuoi familiari. Ma ricordati che l’importante, alla fine, sarà solo di scegliere il momento giusto per andartene di casa.