NEW YORK – Gli Stati Uniti vogliono vederci chiaro sul Covid. Per Biden il percorso “incidente di laboratorio” pare quello più concreto. Il presidente Usa riapre le indagini contro Wuhane chiede che l’intelligence gli consegni un rapporto entro 90 giorni da presentare al Governo. Biden lancia così una sfida alla Cina, che non ha intenzione di far indagare in casa propria. Secondo l’intelligence statunitense, nuovi indizi porterebbero all’incidente in laboratorio – teoria percorsa anche da Trump -.
All’acquisizione di nuovi indizi, si unisce un’incrinatura dei rapporti tra Washington e Pechino. Quello che è (quasi) sicuro è che nel 2019 i ricercatori di Wuhan si ammalarono di una malattia molto simile al Covid, proprio in quel laboratorio. Secondo Pechino, i sintomi dei ricercatori erano da associare ad una banale influenza di stagione. Alcune agenzie di intelligence propendono per l’incidente (pista che Biden approva maggiormente) altre credono che sia nato tutto da un animale selvatico. Xi Jinping non ci sta e ieri ha risposto a Biden accusandolo di calunnia e strumentalizzazione. I servizi segreti hanno 90 giorni per scoprire di più, ma attualmente il laboratorio cinese è inaccessibile. Non sarà facile reperire nuve informazioni, se consideriamo l’estrema riluttanza di Pechino a fornire dati.