Al Bar di Magazine Pragma con Luigi Castaldo


Al Bar di Magazine Pragma: ospite Luigi Castaldo

Nella diretta di questo pomeriggio al Bar di Magazine Pragma e intervenuto  Luigi Castaldo difensore della Sanremese militante in serie D.

Mentre i presidenti delle leghe di A,B parlano di ripartenza dei campionati, arrivano notizie di nuovi contagiati tra calciatori, il tuo pensiero?

E’ un caso eccezionale, questo virus ha sconvolto tutto il mondo. Non esiste una linea che tutti possono seguire.

Bisognerebbe seguire la Nazione Germania, perchè e la prima a ripartire, però, come dice Spadaro, visto che ci sono stati dei contagiati e difficile seguire quel modello.

Spero che l’Italia riesca a trovare una soluzione per ripartire, perchè bisogna tutelare sia noi calciatori che tutte le persone che girano attorno all’azienda calcio.

Nel caso si dovesse ricominciare, ti senti tutelato come persona, prima che calciatore?

Io in questo momento gioco in serie D, parliamo di tutt’altro, ci sono altre problematiche, protocolli per le società difficili da seguire. Da Calciatore di serie D ti rispondo di no.

Il Presidente di lega Pro, ha detto che non ci saranno ne retrocessioni ne ripescaggi dalla D. Non pensi che questo sia un danno per quelle società che hanno fatto grossi investimenti?

E’ difficile accontentare tutti, ci saranno degli scontenti, se ci sarà la possibilità di salire ci devono essere anche le retrocessioni.

Perchè non è detto che con questa crisi vengano meno uno due o dieci società. po giocherebbero in soprannumero e poi si lamenterebbero comunque per le troppe gare.

Sono delle decisoni difficili da prendere alla fine ci saranno sempre gli scontenti.

Tu che giochi in serie D come ti trovi con le 5 sostituzioni?

Da noi c’è la regola degli under, quindi le rosse sono completamente diverse dalla serie C.

Io mi trovo bene perchè da la possibilità di giocare molto di più ai giovani.

Le rose sono composte da molti under.

La possibilità di allargare le sostituzioni sia positiva, perchè se si riparte si trova a giocare un  mini torneo, dove si giocherebbe ogni tre giorni e gli infortuni possono essere dietro l’angolo.

Fa ma le stare fuori, e vedere che i ricordi calcistici sono fermi ai primi di marzo, e da due mesi a questa parte si parla solo di Covid-19?

Indubbiamente è durissima, è una situazione difficile da affrontare, ti ripeto nella categoria in cui gioco io, sono emersi tutti i problemi, da quando è arrivato questo virus.

La nostra è una categoria dove ti comporti come professionista, ti alleni come un professionista, e vieni pagato come dilettante, abbiamo dei contratti che prevedono rimborsi spese.

Contrattualmente non sono assolutamente tutelato, perchè da ai Presidenti di pagare fino al mese di febbraio, se non giochi non vieni pagato.

Tu che hai giocato sia al nord che al sud avverti la pressione differente tra le piazze?

Tutto fa riferimento alle categorie, ma penso che effettivamente ci sia, soprattutto a livello ambientale.

Ho avuto la possibilità di giocare al sud, ma la maggior parte della mia carriera è stata al nord .

Come ti trovi a Sanremo?

Sanremo è un posto bellissimo, sono arrivato cinque anni fa, mi sono subito innamorato del posto, mi ricorda molto napoli sia come clima, che la vicinanza con il mare.

Ho trovato la mia compagna qui ho messo su famiglia, ed ho deciso di fermarmi qui.

Io vengo da Afragola, una realtà difficile da vivere e conoscendo la mia compagna sapevo che per lei sarebbe stato difficile.

Quale allenatori porti nel cuore, di tutta la tua carriera?

Ogni allenatore ti lascia qualcosa ma se ti devo fare un nome, ti dico Marco Baroni che è colui che mi ha lanciato dalle giovanili del Siena, e mi ha dato la possibilità di giocare tra i professionisti.

foto gentilmente concesse dal Calciatore Luigi Castaldo

 

 

 

 

 

 

 

 

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