Al dall’Ara finisce uno a zero per la Polonia. Brutta situazione per gli azzurrini. Infatti la classifica recita: Polonia sei, Italia e Spagna tre, Belgio zero. Considerando che passando le prime dei tre gironi più la migliore seconda le cose si fanno tremendamente complicate.
Perché adesso si è arrivati alla situazione dove è necessario fare i conti anche con i risultati dagli altri campi. Infatti gli azzurrini, per potersi classificare come primi, devono vincere contro il Belgio, sperare nella vittoria della Spagna contro la Polonia e fare quanti più gol possibile senza prenderne.
Ma come è maturata la vittoria dei polacchi? Un po’ di fortuna dei biancorossi, una parte di sfortuna e una dose di cattivo gioco. Sommate tutto e avrete la vittoria della Polonia. La Polonia esce di rado dalla propria metà campo, affidando a Kownacki il ruolo di centravanti boa, solitario, in attacco. È infatti è proprio l’attaccante, che ha giocato con la maglia della Sampdoria, a conquistare la punizione da cui nasce il vantaggio polacco. Punizione nata da un fallo inutile e ingenuo di Barella. La sua conclusione è respinta dalla barriera, la palla schizza dalle parti di Bielik, che tuttavia è molto abile a girarla di prima verso la porta: Meret è prese in controtempo e riesce solo a toccare, facendo carambolare la sfera sul palo e quindi in rete.
L’Italia pareggerebbe subito i conti con Orsolini ma il VAR annulla per un fuorigioco millimetrico dell’attaccante bolognese. Nel secondo tempo la Polonia passa al modulo 5-5-0, l’Italia, nonostante l’ingresso di Kean per Orsolini, infortunato, non decolla. Barella è fuori dal gioco, Tonali e Zaniolo, subentrati a Mandragora e Zaniolo.
E le occasioni dell’Italia, oltre al gol annullato, si riducono ad una palla gol divorata da Mandragora nel primo tempo ed a clamoroso palo di Pellegrini a portiere battuto.
E adesso sabato sera i ragazzi di Di Biagio si giocano tutte le loro chance. Ma, come già detto, facendo anche attenzione al risultato di Spagna Polonia e anche guardando gli altri gironi, sperando che nessuna squadra possa superare i sei punti da seconda.