Cagliari, il Sassuolo dopo sette sconfitte consecutive

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Cagliari, il Sassuolo dopo sette sconfitte consecutive

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Questo pomeriggio alle ore 15 (diretta SKY) alla Sardegna Arena arriva il Sassuolo di Roberto De Zerbi.

Ma l’ex allenatore Eusebio Di Francesco, attuale dei sardi per quanto tempo non si sa, da Sassuolo è lontano da parecchio.

Tuttavia il suo nome è legato alla Società emiliana del compianto Presidente Giorgio Squinzi.

L’attuale tecnico del Cagliari nel Campionato 2015-2016 portò il Sassuolo al terzo turno di qualificazione della UEFA Europa League 2016-2017.

SCONTRI DIRETTI

Otto pareggi in Serie A, due successi rossoblù e tre dei nero verdi su 13 sfide totali.

La sfida del Mapei stadium di Reggio Emilia del 21 maggio 2017 vide i padroni di casa superare gli ospiti per 6-2, il peggior risultato assoluto in trasferta per il Cagliari.

PRECEDENTI IN CASA DEL CAGLIARI

Da quando è stata inaugurata la Sardegna Arena il Cagliari non ha mai vinto contro il Sassuolo ma al Sant’Elia si: il famoso 4-3 del 22 dicembre 2016 vide proprio Di Francesco soccombere in una gara pazzesca dove i padroni di casa prima passavo con Marco Sau (ora al Benevento), i nero verdi ribaltavano la situazione e Rastelli (allenatore del tempo del Cagliari oggi disoccupato) sudò verde negli spogliatoi perché l’esonero era vicino. Certo il portiere Rafael del Cagliari, soprattutto nelle prime due reti dire che fosse colpevole era poco!

Guardare il filmato per credere!

Poi Luca Pellegrini (ora alla Roma) si fece cacciare col rosso diretto (l’arbitro, orami in pensione, era Domenico Celi) per un fallo a centrocampo su Di GennaroAcerbi realizzava l’1-3 su rigore e il Cagliari vedeva nero.

Ma Borriello, Farias con una doppietta fece scendere in campo i tifosi del Cagliari che ancora ricordano quella partita!

ARBITRO

Sarà Mariani, il Cagliari con lui ha perso sei volte su nove incontri; anche per il Sassuolo il bilancio con Mariani non è positivo, cinque sconfitte, quattro vittorie e un pareggio.

CAGLIARI (4-3-2-1): Cragno; Zappa, Ceppitelli, Godin, Lykogiannis; Nainggolan, Marin, Duncan; Sottil, Joao Pedro; Pavoletti.

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Marlon, Ferrari, Rogerio; Locatelli, Magnanelli; Traorè, Djuricic, Boga; Caputo

 

Cagliari-Sassuolo è la prima giornata di ritorno del campionato di Serie A.

Il tecnico Eusebio Di Francesco

“Non potrò contare su Nandez per squalifica, saranno out anche Ounas e Klavan, oltre a Luvumbo, che sta pian piano rientrando e inizialmente seguirà un percorso con la Primavera”.

Da oggi si è aggregato al gruppo Deiola, Alessandro si allenerà con noi da questo pomeriggio, è un ragazzo che conosce bene il gruppo.

Sono settimane che sto dicendo che è arrivato il momento di cambiare il trend, c’è il rischio di diventare noioso, c’è tanta voglia di invertire la rotta.

Il campionato è lungo, ci sono 19 partite da giocare, a tutte dobbiamo dare l’importanza giusta.

Quella di domani (oggi) non va dunque caricata eccessivamente, ma ha di certo un peso specifico rilevante.

Il presidente Giulini è rimasto con noi ad Asseminello, ha assistito all’allenamento.

La Società è sempre stata presente e disponibile con lo staff e con la squadra.

Non è comunque qualcosa legato alla classifica o al momento difficile che attraversiamo, ci confrontiamo tutti i giorni, ogni giorno faccio lo stesso con i ragazzi per tirare fuori il meglio da loro.

Una similitudine tra la situazione che stiamo vivendo adesso e quella del mio primo anno in A alla guida del Sassuolo sono le difficoltà. Allora avevamo una scarsa conoscenza della categoria, non era semplice costruire una identità e una mentalità, adesso il Sassuolo è diventato un modello anche proprio grazie al lavoro svolto in quel periodo. Il Cagliari, dal canto suo, è una squadra abituata a giocare il campionato di Serie A. Le difficoltà vanno superate, tutto è formativo, nella vita come nel calcio bisogna sempre dimostrare qualcosa, imparare anche dagli errori.

Non facciamo gol da tre giornate, i motivi del digiuno sono diversi, però è vero che abbiamo avuto tante occasioni. Dispiace non essere stati concreti, cattivi. A Genova siamo andati in svantaggio al primo tiro ma abbiamo costruito tanto, non mi riferisco solo alle occasioni ma anche al fatto di essere stati per tanto tempo nella trequarti avversaria. Stesso discorso a Firenze e contro il Milan. Posso solo continuare a lavorare per dare maggiore convinzione agli attaccanti.

La fiducia che mi è stata data prima della partita di Genova col rinnovo del contratto mi ha reso orgoglioso e sta a significare che non si lega ai risultati. Un grosso attestato di stima nei miei confronti da parte della Società e che mi responsabilizza ancora di più, speriamo che arrivino presto anche i risultati, ai quali senza dubbio siamo fortemente legati.

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