Calcio: Tutto facile per il Napoli che batte la Cremonese che non ripete il miracolo di Coppa Italia. Di Gianfranco Piccirillo
#NapoliCremonese3a0 La storia insegna che i testacoda sono sempre pericolosi e anche questo lo poteva essere per il Napoli, reduce peraltro dalla eliminazione in coppa Italia proprio ad opera della squadra allenata da Ballardini.
Spalletti questa volta però fa giocare i titolari, mentre la Cremonese ha qualche defezione importante proprio tra gli attaccanti che misero in difficoltà il Napoli in coppa, ma la gara rimane combattuta ed interessante almeno nel primo tempo. Infatti prima che il Napoli riesca a segnare vanno segnalate un paio di parate impegnative del bravo portiere Carnesecchi su Di Lorenzo e Mario Rui, ma pure qualche giocata offensiva di un certo rilievo per la squadra di Cremona, che crea qualche imbarazzo difensivo, costringendo addirittura in una circostanza El Chucky Lozano a fare una chiusura da terzino puro nell’area partenopea. Il gol del vantaggio è un’invenzione del nazionale georgiano Kvaratskhelia, anche se giunge al termine di un’azione corale, che si ripete pure in altre circostanze senza però trovare lo spunto necessario a finalizzare. Eppure Osimhen, Kvaratskhelia, che festeggia degnamente il suo ventiduesimo compleanno, e lo stesso Lozano giocano bene, senza però essere sostenuti dal centrocampo nella maniera convincente delle precedenti gare, facendo rimanere la Cremonese in partita nella prima parte della ripresa, che comincia sulla falsariga del primo tempo.
Ma Lozano questa sera è più delizia che croce, al contrario di altre circostanze, ed impegna severamente Carnesecchi, che deve guardarsi anche dalle giocate di Kvaratskhelia ed Osimhen, stasera mobile sul fronte offensivo, ma un poco meno efficace nella fase della soluzione finale davanti alla porta. Ballardini prova ad inserire Ciofani e Tsadjout per rinforzare il settore meno convincente di una squadra, che comunque anche stasera ha saputo affrontare la capolista con determinazione.
Il Napoli riesce però a raddoppiare e chiudere la gara a metà ripresa con un gol in mischia da dividere tra Kim Minjae ed Osimhen, che in una gara meno brillante del solito trova comunque il modo di rafforzare il suo ruolo di capocannoniere del campionato. Spalletti fa entrare nell’ultimo quarto Elmas e Olivera per Mario Rui e Zielinski che oggi sono sembrati meno incisivi del solito, mentre la Cremonese nel finale perde gran parte della buona personalità mostrata per almeno un’ora di gara. Forse Spalletti avrebbe fatto bene a fare uscire Osimhen e Kvaratskhelia perché sono sottoposti a diversi falli dai difensori della Cremonese che non vogliono subire altre reti e tutelare i due giocatori in vista delle prossime sfide contro il Sassuolo in campionato e di Champions League contro l’Eintracht Francoforte. Il terzo gol però arriva e lo realizza ancora una volta il bravo macedone Elmas su spunto di capitan Di Lorenzo, ed è bello, sia come terminale di un’azione ben strutturata, sia come scelta della conclusione per superare Carnesecchi. Solamente a pochissimi minuti dal termine Kvaratskhelia esce dal campo assieme a Lozano a beneficio di Raspadori e Ndombele, facendo applaudire tutto lo stadio San Paolo Maradona, compresi i georgiani presenti e Spalletti si può permettere il lusso persino di sostituire il perno del centrocampo Lobotka, per concedere un pochino di gloria a Demme che, nonostante il pochissimo spazio avuto finora in campionato e il mancato inserimento nella lista della rosa per la Champions League, si comporta da perfetto professionista senza fare alcuna polemica.
La squadra di Ballardini da parte sua prova a segnare nel recupero il gol della bandiera, ma non riesce nemmeno ad impegnare Meret, che stasera l’unico brivido lo provoca per una incomprensione con Kim Minjae, confermando che il titolo della canzone di Mengoni vincente al festival di Sanremo, due vite, può essere dedicata anche a lui. Il portiere del Napoli infatti ha passato la prima vita nel Napoli a fare quasi sempre la riserva di Ospina, mentre la seconda la sta attraversando da autentico protagonista, anche quando come stasera non deve compiere nessun intervento importante. Per il Napoli continua la marcia, ma Spalletti fa bene a non considerare dei supereroi i suoi calciatori, per evitare di cospargersi la testa di cenere alla fine di una stagione, che sta quindi per passare alla storia sicuramente più del festival di Sanremo di questa stagione.