La Juventus è da rifondare
Ieri sera il Direttore della testata mi ha spedito ad Empoli a vedere Empoli-Juventus, il tragitto per uno che parte da Pisa è breve ma quanto ho visto e percepito sul campo ha dell’imbarazzante.Inizio da qui: il Castellani dalla stazione di Empoli dista a piedi circa 10 minuti a piedi e di fronte a me avevo dei ragazzi con la maglia bianconera che andavano in curva a godersi la partita della squadra del cuore.
Ho ascoltato i loro discorsi, e la cosa che mi ha colpito è stata questa: uno dei due ragazzi domanda all’altro “e se si perde?”, beh la risposta è stata questa “e chi se ne frega noi andiamo li per cantare”, ed è questo lo spunto che ho voluto prendere per scrivere questo articolo.Cantare e sostenere la squadra , questo è quello che si dovrebbe fare alo stadio anche se il risultato alla fine dei 90 minuti è una sconfitta, un pensiero da tifoso perfetto.
Ma lo stesso pensiero non lo è da parte della società, che ad oggi non sta sostenendo a dovere una squadra che ieri sera è sembrata imbarazzante.E’ vero è stata un’annata devastante dal punto di vista mentale, con una giustizia sportiva che è stata imbarazzante quanto la prestazione della Juventus di ieri sera.
E chi se ne dovrebbe occupare, sta con le mani in mano ad oziare, senza fare una seria riforma del sistema.Ma non è questo quello a cui voglio arrivare, ma bensì mettere in risalto gli errori di Allegri e della società, che sono tanti da parte del club con quella bandiera bianconera che si è tinta di marrone e nero, come se fosse caduta in una pozza di fango.
Pur di primeggiare si è fatto l’impossibile, anche se fino al giudizio finale nessuno si può incolpare, ma ad oggi risulta questo, una serie di errori forzati per alla fine ottenere il nulla.E se la società ha le sue colpe, anche il tecnico non è immune da errori.
Si perchè, le frasi di circostanza dette alla fine di ogni partita non servono più, occorre ammettere nel caso, le proprie colpe e chiedere scusa ai tifosi, perchè di errori anche nella gestione sportiva ne sono stati fatti tanti.La storia parla, nella scorsa stagione qualificazione Champions acciuffata all’ultimo respiro con un campionato chiuso sul filo di lana al quarto posto, quest’anno un Girone di Champions che passerà agli annali come il peggiore di sempre.
Ecco questo si aspetta il popolo bianconero, un SCUSA, che poi il chiedere scusa non è un’ammissione di debolezza, ma anzi ci fa sentire maturi per ripartire più forti di prima.La penalizzazione di dieci punti, arrivata poco prima della partita di Empoli, doveva essere presa invece come uno stimolo per dimostrare al Palazzo:”visto ci avete penalizzato ed invece siamo andati lo stesso in Champions”.
Ed anche questo non è stato fatto.Ma per raggiungere certi obbiettivi come dice una massima ci vogliono uomini forti, cosa di cui in questo momento la Juventus ne ha maledettamente la necessità.