Champions League: Queste Italiane piacciono, con gioco e prestazioni Lazio e Juventus si prendono la scena ed una meritata qualificazione al turno successivo
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Champions League, l’ultimo turno per le italiane nel trofeo principale e’ stato un successo, passa la Lazio mentre la Juventus chiude prima del suo girone.
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La formazione allenata da Simone Inzaghi, aveva un avversaio alla portata, il Club Brugge che allo Stadio Olimpico di Roma, ha venduta cara, molto cara la pelle. Serviva un punto ed e’ arrivato. In questa sfida non sono mancati i colpi di scena, i goal e lo spettacolo ed anche un cartellino rosso. Il team Blauw en Zwart ci ha messo cuore e nonostante l’inferiorita’ numerica ha trovato il pari sfiorando anche la vittoria. Nel complesso, non nella partita singola diamo meriti alla Lazio che porta a casa una qualificazione meritata nel segno del suo bomber Re Ciro Immobile.
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Sara’ felice Inzaghi ed e’ felice anche Andrea Pirlo, la sua Juventus umilia il Barcellona in terra di Catalogna. Il giovane allenatore disegna un 3-5-2 molto simile alla Juventus di Antonio Conte e mette in chiaro la situazione. Un rigore di Ronaldo ed una magia di McKennie, uomo caldo del momento. Il Barca e’ tutto in un tiro di Messi ma il sempre verde Buffon dice di no. La ripresa lascia intendere un assalto all’arma bianca dei ragazzi di Ronald Koeman ma ancora un calcio di rigore di Cr7 mette fine alle speranze di rimonta catalane. Vittoria nette e meritata per punteggio, mole di gioco ed occasioni. La Juventus nel finale trova anche il goal con Bonucci, cancellato dal Var ed un singolare episodio con Cristiano Ronaldo che ferma Messi nella sua area di rigore. La Juventus si prende il meritato primo posto, la scena, Cr7 vince in maniera netta il duello a distanza contro Messi e Ronald Koeman finisce sui carboni ardenti visto anche il periodo che stanno vivendo il sui ragazzi precipitati in classifica.
Stasera tocca all’Atalanta ed all’Inter due destini diversi, due gara tutte da vivere ma con un unico grande traguardo da raggiungere.
