Finisce male il Napoli – Ora strada per Lione

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Purtroppo la strada per Lione è l’unica rimasta percorribile per il Napoli dopo la partita di questa sera contro il Feyenord. Un buon primo tempo concluso da un pessimo secondo tempo con i partenopei, dopo aver sentito del doppio vantaggio dello Shakthar nei confronti del City, non sono mai scesi veramente in campo.

Insigne infortunato è già una tegola per il Napoli, Zielinski lo sostituisce come Diawara sostituisce Jorghinho. Tuttavia comincia molto bene il Napoli. Dopo un minuto è mezzo punizione al limite dell’area olandese, Diawara scucchiaia in area, sponda di Albiol, Vermeer salva su Mertens ma il polacco sfascia la porta per l’uno a zero.

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Sembra solo una formalità per il Napoli ma, come spesso accade in questi casi, l’orecchio al campo avversario non fa molto bene. Al 5′ minuto calcio d’angolo per il Napoli: Callejon alla battuta nell’area piccola, Albiol di testa colpisce ma la sua deviazione è ostacolata. Al 18′ Vermeer salva un’altra volta su Mertens, poi due minuti dopo la difesa salva ancora su Hamsik salvando sulla linea.

Cinque minuti dopo arriva la notizia che il Napoli non voleva sentire: vantaggio dello Shaktahr. Non a caso è a questo punto che gli olandesi si affacciano nell’area azzurra. Malacia sfrutta la sovrapposizione di Berghius ma quest’ultimo spara a lato.

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Al 30′ Nieuwkoop salva di testa impedendo a Mertens, che continua a non brillare in questo periodo. Ma arriva la seconda mazzata: raddoppio dello Shakthar. E con questo si chiudono le strade per Kiev e si apre la strada per Lione. Perchè, praticamente, il Napoli abbandona il campo. Non a caso, un minuto dopo, Jorghenssen, servito da Berghius, approfitta del salto a vuoto di Albiol che pareggia il conto.

Al 35′ angolo per il Feyenoord: Berghuis dalla bandierina mette in mezzo dove Toornstra per ben due volte si vede murare la conclusione. Due minuti dopo l’ultima uscita del Napoli nel prima tempo, con Callejon che viene atterrato da Malacia; non netto ma qualche dubbio resta.

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Nel secondo tempo, come già detto, il Napoli non esce dagli spogliatoi. Impedisce al Feyenord di giocare per circa 40 minuti ma colpisce poco, a parte un’uscita di Vermeer che impedisce ad Allan di colpire. Dopo poco escono Maggio ed Allan per Mario Rui e Rog.

L’ingresso di Ounas al posto di Callejon sembre svegliare un po’ il Napoli, ma mentre l’algerino lotta su ogni pallone, riuscendo anche a lanciare Mernets in area ma al belga manca la lucidità e si avventa sul pallone con un istante di ritardo facendosi chiudere in angolo.

A sette minuti dalla fine Vilhena, nonostante l’arbitro abbia appena fischiato un fallo in attacco ad Hysai, colpisce violentemente ed inutilmente proprio Ounas facendosi espellere. Ma ormai i partenopei, nonostante le urla di Sarri, hanno smesso di giocare e, al 91′, arriva il raddoppio di St. Justie.

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In Napoli quindi esce dalla Champions ma non a testa alta, non tanto per la sconfitta in se, ma sia per aver chiuso male il girone sia per non aver dato comunque modo di bloccare le chiacchiere sulla fine del gioco di Sarri.

Se non altro l’Europa League, troppo spesso snobbato dalla italiane che si dimenticano spesso che vincerla da accesso diretto all’Europa che conta (lo United così ha avuto accesso ai gironi). Quindi si è sì chiusa la porta per Kiev, ma la strada per Lione è aperta ed è, ad essere onesti, più accessibile.

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