Napoli-Barcellona, l’Editoriale di StabiAmore, il punto post gara di Gianfranco Piccirillo, presidente dell’ associazione culturale:
Napoli-Barcellona :La gara mantiene le attese della vigilia, soprattutto per quanto riguarda l’atteggiamento mentale della squadra di Gattuso, che controlla il Barcellona e lo punge pericolosamente nelle ripartenze. Se qualcuno si aspettava il gol dal pallone d’oro, che certamente può contendere a Cristiano Ronaldo il titolo di calciatore migliore dei nostri tempi, ma non quello in assoluto della storia dove a mio avviso regna ancora il Pibe de oro, deve ammirare invece la magia del folletto belga che raggiunge Hamsik in testa alla classifica dei marcatori della storia del Napoli.
Il primo tempo regala pochissime emozioni a parte il gol di Mertens che purtroppo deve uscire per infortunio dopo il brutto fallo di Busquets ad inizio ripresa, condizionando la gara del Napoli. Sul primo errore il Barcellona trova il pari nell’unico tiro nello specchio della porta con il campione del mondo Griezmann, ma il Napoli non va in barca, anzi trova la forza di sfiorare diverse volte il nuovo vantaggio con Insigne e Callejon prima che lasci spazio a Politano.
Il Barcellona non appare imperforabile in difesa, ma ha un ottimo portiere nel tedesco Ter Stegen che nega la gioia al pubblico del San Paolo, folto nonostante il caro biglietti e il coronavirus, di vedere il Napoli vincere, e solo nel finale riesce a rendersi pericoloso finalmente con Messi, che però trova solo il cartellino giallo per fallo su Ospina.
Nel finale la giusta espulsione dell’ex juventino Vidal mette il Napoli nella condizione di poter sperare ancora nella qualificazione se la squadra riuscisse a ripetere anche al Camp Nou la partita di grande concentrazione e sacrificio che ha fatto stasera alla quale seppure in tono minore hanno dato il loro contributo anche i subentranti Milik, Politano ed Allan, ma di cui i migliori interpreti sono stati Manolas, Di Lorenzo e Zielinski.