Arriva la prima sconfitta per il Napoli di Luciano Spalletti. Ed è una sconfitta immeritata, sotto ogni punto di vista, ed indolore. Perché il Napoli passa, meritatamente, da primo nel girone. Ed ora aspetta il risultato delle altre parrtite, in special modo Juventus – PSG, per avere un quadro delle possibili avversarie negli ottavi. Sorteggio che si terrà il sette Novembre a Nyon.
La partita è bloccata, sotto ogni punto di vista. Tant’è che l’unica azione è un tiro al volo di Jones. Ci sarebbe anche un’incursione di Salah che brucia Olivera. Meret si supera e mette in angolo, ma l’egiziano era in fuorigioco. Kvara e Osimhen sono ben contenuti dalla difesa del Liverpool, ma lottano su ogni pallone con la consueta grinta.
Nel secondo tempo però il Napoli entra cattivo e meriterebbe il gol. Rete che in effetti arriva: pennellata di Kvara, testa di Ostigard e Alisson è battuto. Ma, dopo un eterno controllo VAR, la rete viene annullata per la posizione di fuorigioco del norvegese. Solo un episodio può sbloccare una partita che resta sempre in equilibrio. Che arriva al 70′. Angolo, testa di Nunez, Meret riesce a tenerla fuori ma Salah, con un bel Tap in, mette dentro.
Il Napoli reagisce, di rabbia ma con poco gioco (complice l’uscita di Lobotka), tuttavia rimane in partita per evitare una sconfitta. Al 97′, a partita finita arriva un altro angolo per il Liverpool (e veramente finita, l’arbitro fa segno che dopo avrebbe fischiato) e arriva il secondo gol. Meret si supera di nuovo su Van Dijk, Nunez mette dentro. Viene segnalato un fuorigioco ma Ziielsinki si era addormentato e, passeggiando, teneva dentro il giocatore della squadra inglese.
Sconfitta immeritata e, fortunatamente, indolore. Anzi, forse può essere un bene per assurdo. Interrompe la striscia positiva, costringendo il Napoli a reagire a Bergamo. E può essere anche un esame: vedere come si reagisce a duna sconfitta.