<a id='_KOdDApxSKV5zFMa96D4RA' class='gie-single' href='http://www.gettyimages.com/detail/1149348673' target='_blank' style='color:#a7a7a7;text-decoration:none;font-weight:normal !important;border:none;display:inline-block;'>Embed from Getty Images
Ma che bello il giochetto dell’italiano medio, quello di scaricare le responsabilità sull’altro.
E’ un gioco che sempre sentiamo; i vari Governanti parlano sempre della pesante eredità ricevuta quando entrano loro a gestire la cosa degli italiani.
Ma Marcello Nicchi, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri dichiara che allo stadio nessuno aveva visto nulla, quindi polemiche sterili e inutili.
Ma come, allora a cosa serve il VAR?
Proprio a quello serve Caro Signor Nicchi, a vedere le cose che noi umani non possiamo vedere.
Nella stanzetta dei bottoni i Signori del VAR DEVONO osservare al microscopio le azioni, soprattutto in area di rigore, che NESSUNO, ULISSE compreso, avrebbero visto in diretta tv o allo stadio perché è quella l’utilità del VAR, a questo servirebbe la tecnologia perché poi le televisioni tirano fuori dal cappello il coniglio dell’episodio sfuggito all’arbitro e da qui le polemiche.
Come mai in Napoli-Cagliari l’uomo del VAR MARIANI ha trovato un fallo in area di rigore da attenzionare all’arbitro in campo tanto da costringerlo a fermare il gioco per due minuti e poi dare un rigore perlomeno discutibile a favore del Napoli al 97esmo minuto?
Signor Marcello Nicchi di Arezzo, Presidente AIA, Associazione Italiana Arbitri, questo intervento è da cartellino rosso; lei e la sua squadra arbitrale dovete toglierli i dubbi, non metterli.
Complimenti per la trasmissione!