È un Napoli spettacolo, vittoria a Cagliari


Il Napoli di Antonio Conte batte in maniera netta il Cagliari

Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo dell’ associazione Stabiamore

Più delle azioni delle due squadre purtroppo il primo tempo va ricordato per gli scontri tra le due tifoserie: lancio di oggetti, fumogeni e botti, che hanno portato alla sospensione per alcuni minuti. Indipendentemente dalle responsabilità delle due tifoserie da decenni avversarie in modo eccessivo, certamente è bruttissimo assistere a situazioni del genere in un calcio già condizionato da diverse storture. Sul campo Conte si limita ad inserire Lukaku dall’inizio, confermando modulo e formazione delle ultime gare con Spinazzola e Mazzocchi sugli esterni, in attesa della proposizione dei centrocampisti scozzesi e di Neres dal primo minuto. Il Napoli inizialmente non brilla, ma passa in vantaggio con un tiro del capitano Di Lorenzo, deviato nella propria porta dal colombiano Mina, che ha il compito ingrato di marcare il centravanti belga, che sfiora subito dopo il raddoppio.

Il Cagliari viene fermato nel suo tentativo di trovare il pareggio dalla grande parata di Meret su Piccoli e dalle occasioni successive dello stesso ex attaccante di Lecce e Spezia e di Gaetano, che invece giocava proprio nella squadra partenopea. Nella ripresa la squadra sarda allenata da Nicola aumenta il forcing e a tratti chiude il Napoli nella sua area di rigore, costringendo Meret a compiere altre due clamorose parate su Luperto e Marin, con l’aiuto nel caso del tiro da fuori, pure della traversa. Il Napoli riesce però a ripartire con veloci azioni e dopo aver fallito l’ultimo passaggio con Lukaku, difendendosi pure meglio sulla corsia sinistra con l’ingresso di Olivera al posto di Spinazzola, oggi comunque apparso in netto miglioramento, a metà del secondo tempo chiude il discorso con le reti delle sue stelle offensive, Kvaratskheila in azione di puro contropiede e lo stesso nazionale belga, che non ha problemi a mettere in porta dopo il clamoroso errore nell’impostazione del portiere Scuffet, che regala la palla in piena area al georgiano. Archiviato il discorso dei tre punti, Conte può permettersi di inserire sia Mc Tominay che Gilmour e persino Simeone, al posto di Kvaratskhelia, Lobotka e Lukaku, mentre Nicola, che stranamente aveva tolto dal campo ad inizio ripresa Gaetano inserisce nel finale tutte le punte a sue disposizione, compreso l’ex di Stabia e Napoli, Leonardo Pavoletti.

Ma con l’ingresso successivo di Neres al posto di uno stremato Politano, il Napoli controlla facilmente la gara, riuscendo nel recupero anche a fare poker con Buongiorno su angolo battuto proprio dal brasiliano, mentre il Cagliari non riesce a segnare nemmeno il gol della bandiera, che avrebbe ampiamente meritato, in considerazione però delle occasioni create nella prima ora e non certamente di un finale letteralmente inconsistente. A mio avviso quindi non deve ingannare questa goleada, perché la vittoria del Napoli non è stata facile almeno nella fase della carburazione della gara e così la grande sfida con la Juventus di sabato prossimo conserva comunque tutte le insidie tradizionali delle trasferte allo Stadium con la particolarità del nuovo gioco della Juve di Thiago Motta, che è riuscito a fare mantenere ancora imbattuta la propria squadra in quattro partite, non entusiasmando al contrario sul piano offensivo nelle ultime due con Roma e Empoli.


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