Esclusiva – Savoldi: “Bisogna avere una dirigenza che spieghi quello che fa”

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Il pensiero di Gianluca Savoldi sull’annata del Pisa

Come sempre le interviste con Gianluca Savoldi non sono mai banali, quella di oggi in particolare ha toccato argomenti abbastanza scottanti, una spiegazione sul perchè di questa annata disgraziata in casa Pisa.

Ecco di seguito le sue parole:

Credo che il Pisa sia una delle deluse di questo campionato, io a suo tempo avevo cercato di fermare gli animi, per far capire che comunque non era scontato vincere, non era facile sopratutto in un anno in cui si stava cambiando troppo. Il tifoso può avere fretta nel vincere, gli addetti ai lavori invece deve far capire che la fretta non porta da nessuna parte, perchè molte volte ti fa sbagliare. Può anche essere fortunato o bravo se si incastrano una serie  di cose, ma sarà solo perchè hai inziato a fare le cose bene.

Io quest’anno avevo visto dall’inizio che non era annata per la promozione, non ho mai avuto grosse speranze in cuor mio, anche se mi piacerebbe vedere il Pisa in altre categorie. A Pisa sono cresciuto come persona prima di crescere come calciatore, ed ho dei ricordi bellissimi. Quest’anno non ho visto spirito di gruppo, troppi allenatori, troppi alti e bassi, troppe domande, troppi processi, bisogna fare le cose con pazienza. Gautieri ha avuto la media punti più alta, gli altri hanno ereditato tutto, anche probabilmente le scelte sbagliate della campagna acquisti estiva. La sessione di mercato invernale è stata completamente sbagliata, per la prossima stagione non serve smantellare la squadra , bisogna acquistare 4/5 giocatori e 2/3 massimo a Gennaio, serve programmazione, prima serve capire che calcio vuoi fare, poi prendere la persona giusta.  Non serve prendere 7/8 elementi nuovi, sarebbe solo dannoso. Non serve prendere un allenatore e poi mandarlo via dopo due mesi, vuol dire che non lo si è scelto con coscienza.  Un allenatore bravo deve dare dei principi di gioco chiari, ed un linguaggio comune alla squadra in modo che ci sia interazione. A Pisa c’è molta aspettativa da parte del pubblico, ricordo momenti drammatici in cui ho vestito la maglia nerazzurra, il tifoso giustamente pretende. Bisogna avere una Dirigenza che spieghi cosa sta facendo, così da evitare fraintendimenti.”.

 

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