Con le lacrime agli occhi.


Con le lacrime agli occhi.  Un giornalista dovrebbe sempre essere imparziale ma questa volta facciamo uno strappo alla regola. La rabbia e’ davvero enorme, non tanto per la sconfitta , ma per come e’ maturata.
Sia chiaro una cosa: La Germania era favorita ed ha semplicemente rispettato il copione.

Eppure la montagna da scalare sembrava impressa possibile, Sturaro e Giaccherini nel primo tempo, hanno provato a dare uno schiaffo decisivo ai tedeschi ma niente da fare: Il muro di Berlino non vuole capitolare e sul piu’ bello la Germania rientra prepotentemente in partita e passa. Il tempo e’ poco, la favola e’ finita, ma Boateng prima e Bonucci poi ci tengono ancora in vita. I supplementari sono una mazzata per gli azzurri che perdono brillantezza ma riescono a controllare i bianchi, trascinandoli nella lotteria dei rigori. Buffon, il suo compito lo porta a termine, ma Pelle’ e Zaza, sparano a salve, calciando due rigori da oratorio. Schweinsteiger, sbaglia ancora e si continua fino all’errore di Darmian ed al goal di Hector. La Germania vola in semifinale ma gli azzurri hanno brillato contro i campioni del mondo: Chapeau. 

A Fine gara,tanta amarezza e chi vi scrive questo articolo , lo sta facendo con gli occhi lucidi. E’ stata una partita meravigliosa con la Germania a festeggiare ma gli Azzurri hanno dimostrato di avere cuore, tanto cuore.  I rigori onestamente non ci hanno quasi mai portato bene, la Francia del 2006 e l’Olanda del 2000, sono un piccolo diversivo di una storia drammatica.
Italia 1990, Usa 1994, Francia 1998, la Confederation cup in Brasile, sono pugli che ricorderemo per sempre ed in questa lista nera, dobbiamo aggiungere anche Francia 2016, la vendetta della Germania, il cuore dell’Italia che non e’ bastato.  Si, le lacrime agli occhi ci sono e questi ricordi degli undici metri fanno ancora piu’ male.  Si torna a casa ,ma a testa alta!

 

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