Fiorentina. Le prime parole del Presidente Commisso

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Oggi pomeriggio alle ore 16:00, presso la sala stampa dell’Artemio Franchi, si è tenuta la conferenza stampa del Presidente Commisso. La sala era stracolma di giornalisti pronti a fare delle domande per far conoscere meglio il nuovo proprietario della Fiorentina. Alle 17:00, non appena è terminata la conferenza stampa, il nuovo Presidente ha incotrato i tifosi viola all’interno dello stadio, per lui una grande folla e grande entusiasmo ad accoglierlo, i tifosi credono ad un futuro roseo per la loro Fiorentina e sicuramente il Presidente Commisso non li deluderà mettendoci tutto l’impegno possibile.

Sul sito ufficiale della Fiorentina, violachannel, è presente il video completo di tutta la conferenza stampa.

Sotto verranno riportate le risposte date dal nuovo proprietario Commisso:

Ore 16:00 – Il Presidente Commisso è arrivato in sala stampa e si è presentato prima di rispondere alle domande di rito.

“Col magnate italoamericano, anche un nutrito gruppo di dirigenti Mediacom e JP Morgan, presentati in prima persona dal neo presidente gigliato: “Normalmente non siamo così veloci, siamo passati dalla lettere d’intenti al closing in pochissimo tempo”.

Sull’operazione: “Abbiamo voluto fare tutto velocemente, ai dipendenti ho chiesto la stessa cosa: dobbiamo fare le cose in fretta. E’ un modo di fare business diverso, ma sapevo a cosa andavo incontro e spero di aver dato un messaggio importante a Firenze”.

Sul perché ha scelto la Fiorentina: “Il calcio è stato importante per me. Ho ricevuto una borsa di studio grazie al calcio. Ho iniziato nel ’67, l’Università mi diede la possibilità di crescere. Ho avuto la possibilità di allenare, ho partecipato all’organizzazione delle Olimpiadi del ’72. Ora posso finalmente tornare alla mia passione per il calcio e dedicarmi alla Fiorentina. In America ho già fatto, era il momento di fare qualcosa anche per l’Italia”.

Sull’accoglienza: “E’ stata inimmaginabile, davvero. A New York nessuno mi riconosce, qua sanno già tutti chi sono. Sono orgoglioso di poter portare avanti questo progetto. Arrivai nel ’73 qua per una vacanza, ho visto subito tantissime belle donne e ho avuto l’idea di fare il playboy qua. Poi due settimane dopo ho conosciuto mia moglie”.

Ore 16.09 – Inizia la fase delle domande dopo una presentazione personale del magnate.

Su quando ha deciso di acquistare la Fiorentina: “Il primo contatto è arrivato nel 2016 ma non ci fu risposta. Poi nel 2017 la stessa cosa. Voglio ringraziare nuovamente la famiglia Della Valle per i sacrifici e gli investimenti fatti. Il mio obiettivo è sempre stato quello di investire in questo settore. Ho avuto un approccio col Milan, anche se con Mr Li non ho mai parlato e credo abbia perso tanti soldi. Per me era importante investire su questa città, volevo un club con una grande città alle spalle. Abbiamo le risorse per fare bene, abbiamo negoziato un prezzo equo per entrambe le parti. Sono felice di essere qua, amo i rischi altrimenti non sarei qua.
In passato mi sono arrivate tante domande, dall’Inghilterra e dal Belgio per esempio così come da altre parti d’Italia. Ora siamo qua”.

Sul futuro del tecnico: “Non posso ancora dare una risposta precisa. Starò qua per altri 2-3 giorni insieme a mio figlio. Montella so che è in India, non posso parlarci. Vi chiedo tempo, all’inizio siamo stati velocissimi. Berlusconi per vendere la società ha impiegato due anni, io in due mesi ho acquistato la Fiorentina. Posso solo dire che oggi ho parlato coi dipendenti e in vita mia non ho mai licenziato nessuno. Io sono qua per imparare, non per comandare. Sappiate però che imparo molto velocemente e questo può essere un problema”.

Sulla notizia bellissima promessa: “Purtroppo non possiamo ancora dire niente. Posso solo dire che Salah non tornerà qua. Magari è qualcosa che riguarda l’America”.

Su Federico Chiesa: “L’intenzione è quella di tenere, almeno quest’anno, Federico Chiesa. Mi hanno assicurato che non c’è niente di firmato per quanto riguarda il futuro di Chiesa e non voglio che diventi il mio Baggio”.

Sui suoi sogni sul mercato: “Cercheremo di risolvere anche le cose infrastrutturali. I soldi sono miei e non devo chiedere autorizzazioni a nessuno, speriamo di fare investimenti intelligenti. Ripeto, datemi tempo, ho bisogno di imparare”.

Ancora sulla notizia promessa, dopo un confronto con un collaboratore: “A luglio la Fiorentina sarà negli Stati Uniti e giocherà con Arsenal, Benfica e Guadalajara”.

Sugli obiettivi: “Non mi piace perdere, ma serve tempo. Per me è importante rimarcare il fatto che una squadra italiana è stata rilevata da un italo-americano che ha scelto di tornare per investire qua”.

Su Scolari come possibile dg e sul possibile arrivo di Buffon: “Qua si inventano molte cose. Ho letto tanto in questi giorni. Non ho avuto tempo di parlare né con Montella né con Corvino. Ripeto, serve tempo e proprio per questo resterò qua in questi giorni per discutere di questi argomenti, anche se non serviranno 2 giorni per risolvere tutto. Capisco le pressioni, ma servirà tempo. Montella, Corvino e tutti gli altri hanno un contratto”.

Sulle sue squadre preferite: “L’Italia quando vince. Da piccolo tifavo la Juventus, venivo dal sud Italia e in quegli anni vincevano solo i bianconeri. Poi sono andato negli USA e ho continuato a seguire la Juve, ma principalmente perché là trasmettevano quelle partite. In America molti seguono la Premier, in Liga guardano Real e Barça, in Francia c’è solo il PSG. Io preferisco guardare il calcio italiano. Al momento c’è una sola squadra che domina, io in futuro vorrei offrire un’alternativa in tal senso. Io oggi sono fiorentino ed orgoglioso di esserlo”.

Sul come aumentare i ricavi della società: “Uno come me non può arrivare qui e mettere 100 o 200 milioni per il mercato. Ora vediamo cosa succederà con PSG, Manchester City e Milan, magari poi un giorno di questi faranno un favore anche alla Fiorentina. Il problema è il FPF, se non fai introiti non puoi prendere buoni giocatori, ma senza quelli non fai introiti. E’ un circolo vizioso. Io lotterò al massimo per questi club, ho lavorato duro per essere qua e voglio crescere con gli introiti. Roma, Lazio, Inter e Napoli hanno fatto un buon lavoro per aumentare i loro ricavi e spero di poter fare lo stesso col potenziale che abbiamo qua. Ma come detto serve tempo e sono qua per questo”.

Sul calcio femminile: “Sono molto favorevole, è un movimento in crescita e da noi le ragazze giocano nello stesso stadio degli uomini”.

Sulle pressioni di Firenze: “Me ne sono reso conto. Sono stanco morto e se non dormo non prendo buone decisioni. Il mio telefono non ha mai smesso di suonare. Con Mediacom siamo ad un ottimo punto e ora posso concentrarmi su questo nuovo progetto”.

Sulla forza della Fiorentina attuale: “Fa parte della mia personalità, ciò che è importante è il lavoro di squadra. Secondo me ci sono giocatori formidabili, che possono fare molto meglio di così. Magari è mancata un po’ di fiducia, avevano paura. Il mio passato mi ha insegnato che serve solo lavorare bene e che i dipendenti possono sbagliare. Anche perché non sempre gli sbagli sono colpa loro, a volte anche di chi li mette in condizione di sbagliare”.

Sui Cosmos: “Ho tante cose su cui concentrarmi. A New York ci sono due squadre, una è i Red Bulls e una il City. Ma nessuno ha cercato di fare qualcosa di grande come i Cosmos che in passato hanno avuto giocatori come Pelé, Chinaglia, Neeskens, Beckenbauer e tutti gli altri. Al momento c’è una causa in corso con l’MLS, la nostra lega è stata spostata dalla serie B alla Serie D poco dopo il mio ingresso”.

Fonte immagine principale: Pagina Ufficiale Facebook Fiorentina

Davide Silvestri

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