I Faraoni concludono nel peggiore dei modi il loro mondiale: due gol fatti e zero punti. E, dopo ventiquattro anni, l’Arabia Saudita torna a vincere una partita del Mondiale.
Non basta il 50 gol di Salah in stagione a far vincere la partita dell’orgoglio, con l’Uruguay che schianta la Russia per 3 a 0 prendendosi il primo posto nel girone, e neanche le prodezze di El Harady, portiere più vecchio del mondiale (43 anni) che vola come un ragazzino su molti palloni salvando molte volte l’Egitto ma, alla fine, anche lui crolla sotto il gol di Al Dawsari.
Prima azione degna di nota avviene al 13′ quando Mohsen, nel calciare da buona posizione, scivola e l’occasione sfuma. Gli Arabi subiscono la pressione dei faraoni e al 20 il gol del solito Salah. Lancio perfetto da parte di Abdallah El Said e pallonetto con la punta del piede per il fenomeno del Liverpool.
Al 25′ occassione del raddoppio per Salah che però stavolta manda a lato, anche se, va detto, c’era un evidente fuorigioco non segnalato. Gli Arabi in questa frazione di gioco sono praticamente assenti e al 34′ altra occasione dell’Egitto, scambio di pregiata qualità tra Salah e Trézéguet, con quest’ultimo che prova la conclusione di controbalzo, ma sbaglia la misura e la palla finisce sul fondo.
Al 39′ prima occasione per l’Arabia con un rigore. Braccio largo di Ahmed Fathy sul cross di Al Shahrani. Arbitro abbastanza sicuro della decisione ma Al Muwallad, nonostante tiri molto bene, si fa parare il rigore da El Harady. Al 47′ altro rigore per gli arabi. Il penalty è dubbio ma l’arbitro, avendo visionato l’azione al VAR, conferma la sua decisione, ma stavolta si presenta sul dischetto Al-Faraja che spiazza El Harady.
Nel secondo tempo le cose si ribaltano. I faraoni subiscono la pressione degli arabi che cercano il gol vittoria. Al 55′ conclusione di Hattan Bahebri, a porta sguarnita, ma colpisce male la sfera che termina sopra la traversa. La partita diventa povera di occasioni nitide ma comunque l’Egitto è in seria difficoltà e al 70′ arriva un’altra ottima parata di Essam El Hadary, che devia in angolo la conclusione di testa di Al-Mogahwi. Il portiere si ripete un minuto dopo su Aseri.
Al 77′ l’unica occasione egiziana. Amr Warda si presenta davanti a Al-Mosailem ma l’egiziano manda clamorosamente a lato. Al 95′ però l’Arabia la ribalta del tutto: azione che si sviluppa in velocità sulla destra, Salem Al Dawsari conclude di prima e batte El Hadary .
Così, dopo ventiquattro anni, l’Arabia Saudita vince la partita e si prende tre punti, validi solo per l’orgoglio ma comunque sufficienti per uscire con la testa alta. Testa mestamente bassa per l’Egitto che conclude con un vero e proprio disastro il suo mondiale, con una differenza reti di meno cinque, zero punti e due gol fatti non a caso da Salah, troppo poco per sperare forse in un mondiale migliore.